Coin, intesa sul ricorso alla Cigs: ecco come avverrà e gli impegni presi

Il 10 gennaio 2022, Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno sottoscritto con la direzione di Coin spa, nell’ambito dell’esame congiunto convocato in modalità video conference dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’allegato verbale di accordo sul ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per 1.169 dipendenti impiegati presso la sede centrale e 28 negozi della società.
Il ricorso alla Cigs decorrerà dal 17 gennaio prossimo e si protrarrà sino al 16 agosto 2022 per 15 PDV e sino al 16 settembre 2022 per 13 negozi più la sede di Mestre (Venezia).
In relazione alle pattuizioni raggiunte con la sottoscrizione dell’accordo si evidenziano alcuni impegni assunti da Coin spa.
Prima di mettere in Cigs il personale, la società attiverà specifici confronti con i sindacati territoriali competenti e con le Rsa/Rsu di singolo punto vendita su entità della riduzione oraria, sia individuale che riferita a ciascun negozio; modalità realizzative della riduzione (su base oraria, giornaliera o settimanale) e/o della sospensione dal lavoro; programmazione dei cicli di riduzione/sospensione dell’orario di lavoro.
Inoltre, saranno effettuate delle verifiche con monitoraggio, da tenere sempre con i sindacati territoriali che con le Rsa/Rsu di negozio, durante l’intero periodo di ricorso alla Cigs per registrare l’andamento economico dei singoli punti vendita.
Prevista l’anticipazione da parte aziendale, alle normali scadenze di paga, dell’integrazione a carico dell’Inps, per evitare che lavoratrici e lavoratori debbano ricevere quanto loro spettante con tempistiche lunghe.
Qualora la Società ritenesse necessario aprire una procedura di licenziamento collettivo durante il ricorso alla Cigs, questa potrà perfezionarsi esclusivamente sulla base della cosiddetta “non opposizione” da parte dei lavoratori eventualmente interessati.
Com’è nella prassi delle Cigs per crisi aziendali, il ricorso all’ammortizzatore potrà essere fatto fino a zero ore, ma resta fermo il criterio della equa rotazione fra profili professionali fungibili. Stante la causale del ricorso all’ammortizzatore sociale, cioè la crisi aziendale, è indubbio che un ruolo centrale nella gestione dello stesso sia riconosciuto al programma di riorganizzazione che Coin spa dovrà mettere in campo per fronteggiare la predetta crisi. Alla luce di tale assunto, se è vero che la scelta dei lavoratori da porre in Cigs avverrà sulla base delle esigenze tecnico-organizzative e produttive, è anche vero che le testé menzionate esigenze dovranno essere dimostrate dalla società, pertanto, laddove si dovessero verificare storture applicative, occorrerà chiederne prontamente conto a chi rappresenta l’azienda nei vari contesti di attività.
Si fa rilevare, infine, che al precipuo fine di porre la giusta enfasi sul piano di riorganizzazione, si è anche stabilito nell’intesa che, qualora la società dovesse escludere dalla riduzione/sospensione di orario uno o più lavoratori, lo potrà fare solo previo confronto con le organizzazioni sindacali territoriali e le Rsa/Rsu di punti vendita.
Fatta l’intesa, ora più di prima occorrerà concentrare attenzioni ed energie delle organizzazioni sindacali sul futuro che attende Coin con lo scopo di richiedere al management aziendale garanzie di tenuta dell’intera impresa ed evitare che talune condizioni critiche possano cronicizzarsi ed avere negativi effetti sui livelli occupazionali.