Coin, ristrutturazione aziendale: i dettagli dell’operazione
Il 3 febbraio 2020 si è svolto il previsto incontro con Coin inerente il piano di ristrutturazione annunciato per il biennio 2020-2021.
A seguito di richiesta delle organizzazioni sindacali, l’impresa ha qualificato e quantificato gli esuberi che potrebbero essere oggetto del confronto ai diversi livelli e gestiti temporaneamente con una cassa integrazione per ristrutturazione.
Ciò nell’ambito del piano di ristrutturazione finalizzato a dare stabilità occupazionale e rilanciare l’impresa.
Considerati in esubero i distacchi (impiegati presso terzi) in rientro, una parte personale di regia (non più fungibile) e, a seguito della sofferenza costante di parte delle reti di vendita, una quota di personale impiegato in vendita (come di seguito indicato per un totale di 54 persone pari a 42 Full Time Equivalent).
Complessivamente sommando anche il personale di regia gli esuberi riconducibili alla rete di vendita sarebbero pari a 67 persone per 53,7 FTE.
I restanti esuberi fino al totale di 160 FTE richiesti come tetto massimo dell’intervento di ammortizzatore scaturiranno nel corso del biennio a fronte degli ulteriori interventi di ristrutturazione.
L’azienda inoltre su sollecitazione dei sindacati di categoria si è resa disponibile a formalizzare nell’accordo che alla conclusione del programma di ammortizzatori sociali sarà mantenuta l’occupazione esistente.
Risultano altresì recepite richieste di coinvolgimento delle strutture territoriali nella concreta gestione della ristrutturazione in materia di organizzazione del lavoro.
Per quanto attiene alle paventate “riqualificazioni professionali” viene precisato che impatteranno sul 15/20% del personale che opera nei punti vendita e che tali percorsi riguarderanno unicamente le persone che aderiranno volontariamente.
La bozza di intesa verrà discussa in occasione del confronto aggiornato al Ministero del lavoro a partire dalle ore 10.30 del prossimo 7 febbraio.