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Cooperazione
Home›Cooperazione›Coop Alleanza 3.0: accordo per la fusione

Coop Alleanza 3.0: accordo per la fusione

Di master
2 Dicembre 2015
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Il 25 novembre 2015 si è svolto l’incontro per la fusione delle cooperative che formeranno la nuova Coop Alleanza 3.0.

Le parti al tavolo hanno enfatizzato l’importanza, la complessità, e la delicatezza del percorso che porterà alla nascita della nuova cooperativa. In questo ambito le parti hanno condiviso la rilevanza che le relazioni sindacali e la contrattazione avranno in prospettiva.

Ad integrazione della presentazione dello scorso incontro, la direzione della costituenda impresa cooperativa ha presentato un approfondimento sulla presenza che, sia direttamente sia attraverso società controllate, la nuova cooperativa avrà al Centrosud Italia. I circa 1.600 dipendenti della Puglia e della Basilicata, che fanno capo a Coop Estense, sommati ai 2700 dipendenti della Sicilia, della Campania e del Lazio, per un totale di 4300 dipendenti, sono quantitativamente comparabili a quelli di una grande cooperativa, dato che palesa l’importanza della presenza della Coop nel Centrosud.

Le organizzazioni sindacali hanno confermato la propria disponibilità al confronto e alla ricerca di soluzioni che si pongano l’obiettivo prioritario della totale salvaguardia occupazionale, precisando che di sacrifici ne sono già stati chiesti ai lavoratori dipendenti attivi nelle aree dove maggiori sono le criticità per il conto economico della gestione e che le motivazioni che producono una crisi così profonda e drammatica in queste aree non possono essere solo ed esclusivamente ricercate e affrontate nel perimetro aziendale.

Le parti hanno poi continuato il confronto iniziato lo scorso incontro, concludendo un accordo ai sensi dell’articolo 47 ex legge 428/90.

A far data dal 1 gennaio 2016 passeranno in Coop Alleanza 3.0 tutti i dipendenti di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Estense e i lavoratori di Centrale Adriatica coinvolti dalla procedura.

La cooperativa ha dichiarato che al momento non ci saranno cambiamenti occupazionali ne trasferimenti di personale né riorganizzazioni rilevanti che possano impattare sul personale, qualora ce ne saranno le parti si sono impegnate ad un confronto preventivo; in questo ambito non ci saranno spostamenti nell’immediato dei lavoratori delle sedi ne di quelli provenienti da Centrale Adriatica.

Tutti i contratti integrativi aziendali e i vari accordi sottoscritti continueranno ad essere vigenti, resteranno quindi immutate le condizioni attuali, comprese quelle dei lavoratori di Centrale Adriatica. La cooperativa chiedeva il superamento degli attuali CIA riconducendoli ad una condizione individuale e non collettiva, e che è stata invece accolta in questo senso la proposta di Filcams, Fisascat e UILTuCS.

Al fine di trovare una modalità di gestione ordinata è stato condiviso che per quanto concerne le relazioni sindacali e le materie inerenti l’organizzazione del lavoro, queste resteranno legate all’area contrattuale di riferimento e quindi all’unità produttiva; resteranno invece immutati i trattamenti economici e salariali del contratto di origine.

Sarà necessario nei primi mesi del 2016 attivare un confronto per adattare gli attuali sistemi di retribuzione variabile ad obiettivi coerenti con il nuovo assetto aziendale. Entro Febbraio Coop Alleanza 3.0 presenterà il nuovo regolamento aziendale così come previsto dal CCNL.

Le parti si sono altresì impegnate a condividere nel 2016 un unico contratto integrativo aziendale che solo al momento della sottoscrizione sostituirà gli accordi vigenti. Un obiettivo importante che vedrà impegnate le parti in un confronto complesso. Le organizzazioni sindacali si attiveranno fin da subito in un percorso che elabori posizioni e rivendicazioni su cui chiedere il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori per affrontare la trattativa, un percorso che terrà in considerazione i patrimoni contrattuali esistenti, consapevoli delle criticità che potranno emergere ma anche delle opportunità che si potranno cogliere.

Nel corso del confronto ci sarà anche l’occasione per verificare come attuare quegli impegni contrattuali pattuiti che devono ancora trovare completa applicazione in quanto progressivi (come gli incrementi di orario per i tempi parziali) nonché quelle parti la cui definizione era stata affidata ad apposite commissioni.

Con questo primo atto a livello nazionale si avvia un percorso di relazioni sindacali che dovrà rappresentare gli interessi di circa 22.000 dipendenti in tutta Italia. L’unificazione da cui nasce Coop Alleanza 3.0 è un progetto ambizioso che consegna anche alle Rappresentanze Sindacali una grande responsabilità che investirà tutti i livelli: sarà necessario avere un livello di relazione nazionale che possa essere luogo di sintesi e di verifica ampia del progetto, sarà indispensabile un livello territoriale adeguato a dar risposte alle differenze territoriali, intese come peculiarità positive e non come elementi ostativi ad obiettivi unici per tutta l’impresa, sarà altresì fondamentale valorizzare il ruolo delle Rappresentanze Sindacali di unità produttiva, unico strumento attraverso il quale le articolazioni che un impresa così grande avrà potranno trovare una rappresentanza adeguata a tutti i livelli.

Scarica l’accordo

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TagsCCNL Cooperazionecoop adriaticacoop alleanza 3.0coop centrale adriaticacoop consumatori Nordestcoop estensefilcamsfisascatuiltucs
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