Coop Alleanza 3.0, Cia: serve uno sforzo per far andare avanti la trattativa

Il 26 luglio 2022, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS e la Direzione di Coop Alleanza 3.0, nell’ambito del confronto negoziale per il Contratto integrativo aziendale della menzionata impresa cooperativa, hanno tenuto una sessione a delegazioni “ristrette”.
Le relazioni sindacali, il premio aziendale fisso, le maggiorazioni per le prestazioni domenicali e festive, l’organizzazione del lavoro, la regolamentazione della trasferta, il franchising ed i servizi forniti da terzi (i cosiddetti appalti) sono stati i contenuti oggetto della trattativa protrattasi sino a tarda sera.
L’esito della giornata può essere così riassunto: è indubbio che ci sia stato un progresso su una parte dei temi affrontati, ma persistono delle distanze fra le parti negoziali su diverse altre questioni.
Infatti, se su relazioni sindacali, premio aziendale, trasferta, incrementi orari per i part-time, franchising ed appalti inizia a profilarsi la concreta possibilità di una convergenza delle posizioni in campo, relativamente ad organizzazione del lavoro e maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo Coop Alleanza 3.0, di fatto, non ha minimamente modificato l’impostazione esternata nel corso della plenaria del 21 luglio scorso.
1. Nel dettaglio, appare acquisito il fatto che, in tema di relazioni sindacali, il livello territoriale e di unità produttiva dovrà essere congruamente valorizzato, anche se, come sovente avviene non solo per ambiti contenutistici come quello in parola, per valutare compiutamente la portata delle intenzioni dichiarate dai soggetti trattanti, occorrerà esaminare la “traduzione” nei testi di tali intenzioni.
2. Sul premio aziendale, come si ricorderà, la prospettazione di Coop Alleanza 3.0, che è stata rassegnata nell’ultima plenaria, oltre ad un importo di riferimento di 72,00 € (per i dipendenti appartenenti al IV° livello ed a tempo pieno) ed al non assorbimento delle eventuali eccedenze rispetto a quanto attualmente erogato allo stesso titolo, prevedeva un meccanismo di consolidamento legato al raggiungimento di quota parte della componente di salario variabile legata esclusivamente all’obiettivo di redditività, nonché un meccanismo di garanzia, a valere nei casi di mancato consolidamento del variabile, volto a riconoscere, dopo ben 8 anni, soltanto 7,20 €.
Dopo un serrato confronto su tale istituto, si è migliorato sensibilmente il meccanismo di consolidamento sopra richiamato: rimosso il legame fra premio aziendale e salario variabile, il primo dovrebbe essere maturato in questi termini: 10% (vale a dire 7,20 €) quando l’Ebit della Cooperativa (bilancio consolidato) è positivo; 10% quando l’Ebit del contesto territoriale di riferimento (si dovrà stabilire se di area o di distretto) è positivo; 20% quando sia l’Ebit di Cooperativa che del territorio di riferimento siano positivi.
Tale nuova modalità di consolidamento consentirà di maturare il 100% del premio aziendale anche con 5 anni dalla decorrenza del diritto all’istituto (restano i 48 mesi dalla data di assunzione per i contratti a tempo indeterminato, ivi compresi gli apprendisti, di salario d’ingresso).
3. Sugli incrementi orari per i lavoratori a tempo parziale sembrerebbe accolta la proposta sindacale di consolidare, una volta “denunciata” la clausola da parte del lavoratore (vale a dire, formalizzando la volontà di uscirne), 4 ore sia per chi ha avuto nei 4 anni di durata dell’incremento (l’azienda proponeva 5) il modulare di 24 ore /settimana, sia per chi ha avuto il modulare da 30 ore/settimana.
Contrariamente a ciò che proponeva l’azienda sull’introduzione dell’obbligo al lavoro domenicale nelle condizioni individuali di contratto per chi attualmente non ha tale onere quale precondizione per aver diritto al consolidamento, la novazione si limiterebbe a coprire solo il 50% delle domeniche di apertura per ciascun anno.
4. In tema di franchising ci sarebbero le condizioni per rafforzare le pattuizioni raggiunte in questi anni in tema di verifica e monitoraggio del fenomeno.
5. Sugli appalti di servizi vi sarebbe la possibilità di prevedere l’introduzione dell’obbligo sulle società appaltatrici (vigilanza, servizi di pulizia, logistica) all’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle Federazioni sindacali appartenenti a Cgil, Cisl e Uil, nonché della clausola sociale per difendere i livelli occupazionali insistenti in tali attività.
6. Sulla trasferta c’è la disponibilità dell’azienda a ridurre da 20 a 15 km. la fascia di franchigia non coperta economicamente. Sull’organizzazione del lavoro e sulle maggiorazioni per lavoro domenicale e festivo le distanze permangono e non ci sono state aperture sulla introduzione di una pausa retribuita per le prestazioni giornaliere di durata più lunga.
Coop Alleanza ha dato risposte parziali alla richiesta sindacale di intestare al livello decentrato del sistema delle relazioni sindacali sia un effettivo ruolo di monitoraggio sull’OdL che sulla possibilità di prevedere per tale livello un concreto ruolo contrattuale teso ad adattare talune regole su tale delicato e particolarissimo tema ad ogni singolo contesto.
Resta, pertanto, da compiere un significativo sforzo per far proseguire la trattativa. La plenaria programmata per il prossimo 3 agosto sarà uno snodo importantissimo per le sorti del confronto negoziale.
I rappresentanti di Coop Alleanza 3.0, che, com’è noto, il 5 agosto prossimo dovranno riferire al loro CdA circa l’esito del percorso che, auspicabilmente, dovrebbe condurre alla sottoscrizione del Cia, si sono riservati di effettuare una valutazione complessiva sullo stato della trattativa.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS, pur consce del fatto che Alleanza 3.0, in caso di mancato raggiungimento di un accordo, possa operare la disdetta della contrattazione in essere, ritengono di fondamentale importanza proseguire il negoziato per migliorare quegli istituti rispetto ai quali permangono delle distanze e che sono certamente significativi ed importanti per le lavoratrici ed i lavoratori, sia in termini economici che di qualità del tempo di vita e di lavoro.
Dare un contratto equilibrato alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti da una delle più grandi imprese della Gdo è un obiettivo che non possiamo permetterci di mancare.