Coop Alleanza, disagi e ricollocazione di 174 persone: è stato di agitazione
Il 20 marzo 2023, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno incontrato la direzione di Coop Alleanza 3.0 per approfondire il tema della funzione logistica facente parte dell’organizzazione della stessa Cooperativa.
Nella parte introduttiva del confronto, i rappresentanti della coop hanno brevemente richiamato la genesi di tale funzione aziendale: la logistica, infatti, è entrata nella gestione diretta della Cooperativa da gennaio 2022, a seguito della fusione per incorporazione di
Centrale Adriatica, che era la società consortile promossa dalle cooperative del distretto, e, successivamente, da agosto 2022, è stata creata la direzione logistica di Coop Alleanza 3.0, che risponde alla direzione commerciale.
L’attuale struttura della logistica è costituita da nove Ce.Di. attivi (più quello di Anzola dell’Emilia in ristrutturazione), di cui sei gestiti full service da operatori logistici (cioè in outsourcing); dei nove magazzini in parola, tre gestiscono generi vari, tre le merci reperibili, uno è di tipo “misto” (vale a dire ospita e gestisce sia generi vari che reperibili) e due per i surgelati.
Successivamente è stato comunicato da Coop Alleanza 3.0, peraltro in maniera assertiva, che l’obiettivo strategico della Cooperativa è focalizzarsi sempre di più sul core business, vale a dire sulla gestione della rete di vendita, e che, di contro, la determinazione di
procedere all’omogenizzazione del funzionamento di tutti i Ce.Di., ultimando la loro esternalizzazione, non è rinviabile.
In termini pratici, dei 174 dipendenti diretti da Coop Alleanza 3.0 impiegati nei Ce.Di. di Reggio Emilia, Forlì, San Vito al Tagliamento e Anzola dell’Emilia, 142 saranno ricollocati presso la rete di vendita (o presso gli uffici di sede) e 32 continueranno ad operare presso gli stessi magazzini per garantire l’unico servizio che sarà gestito da personale diretto nella totalità dei magazzini, quindi anche di quelli integralmente esternalizzati, ovverosia il rapporto con la rete commerciale.
Al netto di Anzola dell’Emilia, magazzino per il quale non è stata ancora stabilita la data di ripresa dell’attività a seguito della ristrutturazione del sito, i rappresentanti dell’impresa cooperativa hanno altresì comunicato che il subentro di terzi nelle attività attualmente gestite dai 142 lavoratori sopra richiamati avverrà il 9 maggio prossimo.
Le ricadute concrete dell’operazione prospettata si tradurrà in una netta modifica delle condizioni lavorative di 84 dipendenti provenienti da Anzola dell’Emilia, di 13 da San Vito al Tagliamento, di 12 da Forlì e di 33 da Reggio Emilia, che Coop Alleanza 3.0 dichiara di voler ricollocare presso i propri pdv, peraltro senza esplicitare le modalità con le quali le ricollocazioni si vorrebbero realizzare (distanza chilometrica fra abitazioni e pdv, mansioni da espletare, eventuali percorsi formativi da attivarsi, ecc.).
Prima ancora di soffermarsi sulle certamente non banali criticità connesse al sacrificio richiesto a tanti operatori professionalizzati e costretti a imboccare una strada di ricollocazione nell’ambito di mestieri del tutto differenti rispetto a quelli svolti sino ad oggi, i sindacati hanno dichiarato la loro contrarietà alla scelta aziendale di affidare integralmente a terzi la gestione dell’intera funzione logistica, in quanto essa ha
un’indubbia valenza strategica per un efficiente ed efficace servizio di vendita.
Dall’esternalizzazione di un ambito tanto nevralgico c’è da temere unicamente l’effetto di un’ulteriore riduzione sia delle professionalità presenti nella Cooperativa che del perimetro di operatività dell’impresa.
È inoltre necessario ricordare che nel perimetro degli appalti si constatano molte denunce di criticità nelle condizioni di lavoro che
andrebbero quanto meno chiarite da parte della cooperativa.
Nei prossimi giorni e settimane saranno tenute delle assemblee a livello di singolo Ce.Di. per informare capillarmente le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, dichiarando lo stato di agitazione di tutto il personale diretto della logistica di Coop Alleanza 3.0, hanno chiesto alla direzione aziendale di rivedere la scelta comunicata che rischia di creare soltanto danni alle lavoratrici ed ai lavoratori, nonché alla stessa tenuta della funzione logistica.