Covid-19, rider senza tutele e sicurezze: il prefetto ascolta l’appello della Uiltucs
Un primo passo importante in avanti per la salute e sicurezza dei rider del food delivery.
Il prefetto di Milano, nell’incontro di ieri, 29 marzo 2020, con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil lombardi, ha preso atto delle condizioni di lavoro dei fattorini delle consegne a domicilio nel capoluogo lombardo, garantendo al tempo stesso l’impegno, nei prossimi giorni, su una serie di controlli ad hoc relativi a tutto il settore.
In particolare, Danilo Margaritella, segretario generale Uil Lombardia, ha condiviso con i presenti la situazione che stanno vivendo gli addetti alle consegne a domicilio delle principali piattaforme digitali della gig economy.
Infatti, la condizione di lavoratori autonomi imposta dalle piattaforme costringe i fattorini a sostenere un ulteriore costo per fronte a quanto previsto in termini di salute e sicurezza sul lavoro, nonostante i recenti protocolli firmati a livello nazionale tra Governo e parti sociali.
Purtroppo, le richieste di incontro delle tre sigle confederali nazionali fatte, le scorse settimane, ad Assodelivery, l’associazione datoriale che rappresenta le principali piattaforme digitali del food delivery, con il coinvolgimento del ministero del lavoro e della salute, sembrano ormai lettera morta.
Nonostante le prime forniture di dispositivi di protezione individuale ai rider da parte di alcune aziende del settore, dopo le continue pressioni dei sindacati e dei movimenti rider auto-organizzati, ancora sono presenti diversi fenomeni di assembramenti davanti ai punti vendita e ai pubblici esercizi che offrono il servizio di consegne a domicilio; le misure di salute e sicurezza non vengono fatte rispettare da chi di competenza.
La recente denuncia fatta dalla UILTuCS sul Glovo market di Milano è un esempio su tutti. Il caso è stato segnalato e portato all’attenzione del Prefetto milanese che, proprio a questo proposito, nei prossimi giorni avvierà i dovuti controlli su tutta la filiera del food delivery.
“Siamo felici – esordisce Mario Grasso della Uiltucs nazionale che per il sindacato segue proprio la Gig economy – anche il Prefetto milanese abbia ascoltato la voce dei rider e metterà in campo uno sforzo utile per far rispettare le norme anche ai pubblici esercizi della ristorazione e alle aziende del food delivery online. Un grazie va anche alla segreteria lombarda della Uil e della UILTuCS che hanno posto le nostre richieste nazionali sul tavolo di competenza di uno dei territori più colpiti dall’emergenza Covid-19”.
“Soprattutto – continua Grasso – perché i rider sono tra quei lavoratori che stanno fornendo da un lato un servizio definito sulla carta essenziale, ma dall’altra senza le sufficienti tutele da parte delle aziende per quanto riguarda la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Un pensiero – conclude il sindacalista – va anche ai rider iscritti al sindacato e a quelli che ci stanno sostenendo quotidianamente in questa battaglia per far sì che il lavoro dei fattorini venga fatto in sicurezza”.