Ikea, firmati accordi per sostegno al reddito dei lavoratori
Nella giornata di venerdì 27 marzo, le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno sottoscritto con l’azienda Ikea il verbale di accordo quadro per l’accesso all’ammortizzatore sociale; nello specifico trattasi di cassa integrazione in deroga con causale Covid19.
La Cigd (Cassa Integrazione Guadagni in Deroga) è attualmente l’unico strumento applicabile per la specificità aziendale e, la norma prevede espressamente, il pagamento diretto da parte dell’Inps.
L’applicazione del suddetto ammortizzatore riguarderà un massimo di 6519 lavoratori e avrà una durata massima di nove settimane, così come previsto dal decreto Legge 18 del 17 marzo 2020.
Per le regioni della Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il decreto del 9 marzo prevede 13 settimane (9+4), pertanto Ikea (così come previsto dal punto 2 del verbale di esame congiunto) valuterà successivamente, se confermato dalle regioni interessate, l’estensione dell’ammortizzatore sociale per altre 4 settimane per i lavoratori delle suddette regioni.
Hanno diritto al trattamento di sostegno al reddito anche i lavoratori aventi contratto a tempo determinato, fino alla data della scadenza naturale del contratto individuale, se cadente nel corso delle 9 settimane richieste.
Il ricorso alla cassa in deroga avrà effetto a partire dal 12 marzo 2020.
Contestualmente all’accordo di cassa integrazione in deroga è stato sottoscritto un accordo aggiuntivo finalizzato a dare soluzioni immediate alle esigenze di liquidità di tutti i lavoratori e delle loro famiglie e di gestione del periodo di utilizzo della cassa in deroga.
L’accordo sindacale prevede i seguenti punti:
- l’azienda corrisponderà l’integrazione al trattamento economico di Cigd, erogata dall’Inps, fino al 100% della retribuzione mensile del singolo lavoratore dall’inizio della sospensione e fino al 12 aprile.
- l’azienda anticiperà ai lavoratori, previa richiesta individuale l’anticipo dei ratei di XIV mensilità e di XIII mensilità maturati.
Per l’anticipo dei ratei di XIV mensilità maturati fino al 29/02/2020, i lavoratori interessati dovranno inoltrare richiesta entro il 31 marzo 2020.
Per l’anticipo dei ratei di XIII mensilità maturati fino al 31 marzo 2020, i lavoratori interessati dovranno fare richiesta entro il 30 aprile 2020.
Una volta richiesti gli anticipi di XIV e XIII il lavoratore potrà procedere alla richiesta di un ulteriore anticipo del proprio Tfr con causale “Covid-19” maturato, nel limite di 1200 €.
A tal proposito, per consentire la maturazione di un numero maggiore di ratei di XIV e XIII mensilità si è concordato di far fruire ai lavoratori aventi capienza una settimana di ferie maturate al 31/12/2019 e non ancora fruite.
Per i lavoratori che abbiano esaurito le ferie maturate al 31 dicembre 2019, è consentita la stessa possibilità richiedendo individualmente di usufruire di permessi per un massimo di 4 giorni con l’obbligo da parte dell’azienda di accettare la richiesta.
Si è infine stabilito che, in caso di ripresa dell’attività lavorativa, anche ad organico parziale, l’eventuale ulteriore utilizzo dell’ammortizzatore sociale, verrà gestito mediante incontri di carattere territoriale (organizzazioni sindacali territoriali e Rsa/Rsu).
Gli incontri saranno finalizzati a verificare la corretta applicazione del principio di rotazione su base verticale e l’equa ripartizione delle ore lavorabili tra mansioni fungibili.
Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono che la mediazione raggiunta sia adeguata ad affrontare questa prima complicata fase determinata dall’espansione della pandemia Covid-19.