Dico, esito incontro andamento aziendale
Si è svolto, nella mattinata del 19 luglio 2016, nella sede romana di Confcommercio Lazio il previsto incontro sindacale nazionale con DICO.
L’azienda ha fornito alle organizzazioni sindacali dei dati sull’andamento sia del mercato italiano del discount che vede una flessione in negativo pari a circa il meno 3%, sia per Dico regione per regione.
Da quest’ultima fotografia si riscontra ancora un segno negativo che cambia di quantità a seconda delle regioni interessate. Le migliori risultano essere la Toscana, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna.
Sono invece le peggiori il Veneto (-11,07%), la Puglia (-10,78%) le Marche (-7,05%), il Piemonte (-3.81%) e la Campania (-6,90%).
I clienti calano complessivamente dello 0,28% e lo scontrino medio risulta inferiore al giugno 2016 del 3,20%.
L’azienda ha inoltre confermato di essere in dirittura di arrivo nell’accordo con un unico soggetto per la cessione del ramo di azienda Veneto che comprende 14 punti vendita e 96 lavoratori e di essere in contatto con altri soggetti per verificare la possibilità di cessione di ramo d’azienda dei punti vendita campani.
Permangono per ammissione dell’azienda problemi per il pagamento puntuale delle retribuzioni.
Infine la delegazione padronale ha dichiarato essere arrivato un finanziamento da parte degli Istituti bancari che ha permesso di pagare l’80% dei fornitori e di riprendere quindi con essi relazioni utili al rifornimento delle merci nei punti vendita.
Le Segreterie sindacali nazionali unitamente alle strutture territoriali e ai delegati sindacali hanno chiesto:
1) Il pagamento puntuale delle retribuzioni e in particolare della 14° mensilità che già sconta a oggi molti giorni di ritardo;
2) L’informazione preventiva di eventuali cessioni di reparti terziarizzati all’interno dei punti vendita DICO che attualmente avvengono nel silenzio e nella confusione più totale;
3) L’applicazione del contratto nazionale del Commercio e del terziario anche per le nuove aperture (Dico ha dato a a completa a gestione esterna, ma con indicazione nel capitolato di appalto di applicare il contratto nazionale delle imprese multiservizi/pulizie); ciò per evitare che si creino condizioni di concorrenza sleale attraverso il dumping contrattuale ma soprattutto per evitare una ingiusta e ingiustificata differenza in negativo tra lavoratori dello stesso settore;
4) La ripresa con determinazione dei confronti territoriali che hanno il compito di affrontare e risolvere sia la tematica degli orari di lavoro sia l’annosa questione del pagamento degli arretrati relativi alle ore straordinarie.
La discussione è stata molto dura e franca in particolare da parte della delegazione sindacale che ha dichiarato che non è possibile protrarre ulteriormente la pesantissima condizione di sacrificio che i lavoratori stanno subendo da tempo, soprattutto in una situazione di obnubilate relazioni sindacali a tutti i livelli.
L’azienda non ha risposto se non evasivamente alle richieste sindacali prendendosi come impegno di informare prontamente il sindacato a tutti i livelli sulla data precisa di elargizione della 14ª mensilità che sarà tra il 25 e il 30 luglio.
Inoltre ha dichiarato che non esistono al momento altre possibilità di cessioni di rami di Azienda e che l’unico obiettivo aziendale è quello di continuare il risanamento economico finanziario dell’impresa e il mantenimento occupazionale.
Al fine di verificare la concretezza delle dichiarazioni aziendali Filcams-Fisascat e Uiltucs si sono rese disponibili a incontrarsi nuovamente a livello nazionale per verificare la possibilità di un percorso condiviso sulle problematiche poste e hanno sollecitato la ripresa immediata dei confronti territoriali.