Dico: incontro al Ministero e mancate retribuzioni. La situazione diventa insostenibile, nuova mobilitazione in vista
Il 31 agosto 2017 si è svolto l’incontro al Ministero del lavoro per Dico SPA. Confermata la richiesta dell’utilizzo della cassa integrazione per crisi e ribadita la riapertura graduale dei 123 punti vendita chiusi temporaneamente.
Il dott. Paparazzo in qualità di legale rappresentante dell’azienda ha ripercorso le problematiche aziendali e illustrato le strategie utili a conseguire il concordato in continuità.
La cassa integrazione per crisi prevista con durata di 12 mesi dovrebbe concorrere a determinare la riapertura graduale di tutti i punti vendita con il conseguente mantenimento in essere dell’occupazione. Il confronto ha evidenziato tuttavia l’impossibilità da parte di Dico di procedere al pagamento anticipato della cassa integrazione.
Di conseguenza, anche in ragione della lacunosa informativa e/o reale possibilità di gestire credibilmente, con criteri condivisi, la cassa integrazione non è stato possibile raggiungere un accordo.
L’impresa ha avviato anche il processo di vendita, manifestando l’intenzione di cedere, perseguendo la procedura necessaria, 7 punti vendita ubicati in Liguria.
Il quadro negativo delle relazioni sindacali determinerà con ogni probabilità la possibile gestione unilaterale della cassa integrazione da parte di Dico. L’incontro è stato aggiornato al prossimo 4 settembre a partire dalle ore 11 al Ministero del lavoro in via Fornovo 8 in Roma.
Notizie poco confortanti giungono anche sul versante delle retribuzioni. In dubbio il puntuale pagamento di quelle correnti.
Relativamente alla dichiarazione 730 ed agli eventuali debiti/crediti dei singoli lavoratori, Dico ha inoltrato all’Agenzia delle entrate, a seguito della determinazione del commissario giudiziale di non procedere alla definizione delle pratiche, una domanda specifica relativa alla modalità di comportamento da seguire.
In merito all’erogazione delle retribuzioni della 14ª mensilità e ai primi 10 giorni di luglio il commissario giudiziale alla data odierna non si è ancora espresso.
Inevitabile l’inasprimento della vertenza. In vista del confermato incontro previsto per il prossimo 19 settembre al MISE, in coda all’incontro del 4 settembre al ministero del lavoro, le organizzazioni sindacali unitamente alle RSA/RSU assumeranno le iniziative necessarie a tutelare gli interessi dei lavoratori.