Douglas, il punto su chiusure e occupazione

Il 23 dicembre 2021 si è svolto l’incontro con Douglas Italia. Oggetto del confronto lo stato della società nonché la gestione delle chiusure paventate e le misure messe in capo volte alla salvaguardia occupazionale.
Nel corso del confronto, la società ha comunicato che il punto vendita di Siena, contrariamente al progetto iniziale, non verrà chiuso.
Tuttavia, ha evidenziato le sopraggiunte esigenze per il punto vendita di Cagliari ove la chiusura del Centro Commerciale comporterà l’impossibilità di proseguire l’attività.
A fronte di ciò, sono in corso le trattative con gli enti locali e le parti sociali a livello territoriale.
Per quanto afferisce il business, l’azienda conferma di essere in buona salute nonostante la pandemia, sottolineando che l’andamento è in linea con il 2019 sebbene rispetto a detto anno, siano evidenti le problematiche legate agli approvvigionamenti che comportano una riduzione delle vendite per mancanza di merce.
Maggior risalto è stato posto proprio sul mese in corso ove tale problematica esterna ha impattato sui consumi del Natale.
Per quanto attiene alla gestione degli esuberi invece, al momento, dei 457 lavoratori interessati, 99 sono stati ricollocati in altri punti vendita Douglas, 99 son stati ceduti e 211 volontariamente hanno richiesto di risolvere il rapporto di lavoro previo incentivo.
Al momento, pertanto, residuano 29 criticità a cui si aggiungono i 5 lavoratori insistenti sul punto vendita di Cagliari.
L’azienda ha altresì fornito il dettaglio dei punti vendita ove si registrano delle posizioni vacanti opzionabili da queste persone.
14 risorse umane potrebbero esser ricollocate nell’ambito della stessa Provincia, 6 nella stessa Regione e 14 fuori Regione.
Il mese di gennaio verrà utilizzato per procedere ai confronti territoriali e verificare le possibili soluzioni in tal senso.
Nel mentre, fino al 31 dicembre le persone interessate potranno ancora richiedere di usufruire dell’accordo sottoscritto ai sensi dell’art.14.
Ha annunciato altresì che non immagina di fruire di ammortizzatori sociali durante il mese di gennaio.
Le parti torneranno ad incontrarsi il 28 gennaio 2022 alle ore 9:30 in videoconferenza, per verificare la situazione, la necessità di trattamenti di integrazione salariale, possibili percorsi di formazione e misure di contrasto alla pandemia soprattutto per quanto riguarda i servizi alla persona.