Douglas, l’obiettivo dei sindacati: integrativo e gratificazioni per il personale
Il 20 giugno 2023, dopo mesi di assordante silenzio da parte aziendale, si è svolto l’incontro con Douglas Italia Spa.
L’incontro aveva ad oggetto i diritti di informazione. In breve, l’Italia nel corso del 2022 è stata interessata da due cambiamenti: a novembre dello scorso anno è cambiato il Ceo che è Sander Van Der Lean ed è stata ricompresa all’interno della Southern Europe Region, congiuntamente alla Spagna, al Portogallo, alla Croazia e alla Slovenia.
Scelte importanti per ridurre i costi di approvvigionamento ed efficientare i processi per migliorare il posizionamento del marchio sul mercato.
Il Fiscal Year 2022 si è chiuso positivamente sia a livello di gruppo sia a livello di “Region”, sia per quanto attiene le vendite fisiche sia per quanto riguarda quelle on line.
La società ha precisato che nel futuro i prodotti commercializzati saranno sempre più “puliti, vegani, biologici, etici e con materiali riciclati e riciclabili”. Politica che sta condividendo anche con i fornitori.
Inoltre, sarà sempre più importante il multicanale e-commerce, ribadendo che la priorità del brand è quella della vendita fisica, i rappresentanti aziendali hanno sottolineato l’importanza di implementare le competenze del personale nella logica del consulente di bellezza.
I negozi in Italia sono 365, di cui 165 nei centri cittadini e 200 nei centri commerciali. In 39 punti vendita è presente la Beauty lunch. Douglas è presente in tutte le regioni. I dipendenti della rete vendita sono 2067 e 152 amministrativi presso la sede. La maggior parte sono donne a tempo indeterminato e part time.
A seguito della presentazione, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno evidenziato e richiesto maggiori dati afferenti all’assetto aziendale e palesato che, urge avviare una discussione più proficua e costante con la società per riconoscere ai professionisti del benessere il miglioramento agognato in tanti anni di incertezza e di ricorso agli ammortizzatori sociali.
Con non poche difficoltà, i rappresentanti aziendali sottolineando l’esigenza di guardare sempre ai costi e alla sostenibilità di un possibile negoziato, anche alla luce del rinnovo del Ccnl, si sono detti disponibili ad intavolare un confronto.
Hanno anche evidenziato che la società in via sperimentale e unilateralmente, ha individuato forme di welfare nella misura di 600 euro lordi per gli store manager e di 300 per i venditori andando così incontro alle esigenze del personale.
Le tre organizzazioni sindacali hanno posto l’accento sulla necessità di un modello partecipativo e si sono dette pronte ad inoltrare a Douglas una Piattaforma rivendicativa volta a stimolare il confronto e la definizione di un possibile contratto integrativo aziendale che avrà sicuramente ad oggetto: organizzazione del lavoro, genitorialità, Welfare, diritto alla disconnessione, formazione, salario variabile e politiche di genere.
Per quanto sopra, dopo ampio e proficuo confronto, si è convenuto un nuovo incontro che si terrà a Roma il 1° agosto alle ore 11.