DPS – Trony: i sindacati contestano la gestione aziendale degli esuberi
Il 22 giugno si è tenuto l’incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’azienda Dps Group – Trony.
Durante l’incontro sono state esplicitate le seguenti posizioni:
- l’azienda ha dichiarato che dall’avvio della procedura gli esuberi sono scesi da 163 a 144 in base ad uscite volontarie e visto che ancora non sono riusciti a incontrare i territori delle sedi dei negozi in chiusura, Imperia, Torino e Milano, hanno chiesto di chiudere immediatamente la procedura di licenziamento collettivo con 144 esuberi;
- Filcams, Fisascat e Uiltucs, unitariamente, hanno contestato la gestione della procedura tenuta dall’azienda durante tutto il periodo di consultazione, in quanto sono partiti sin dall’inizio per chiudere la procedura con un mancato accordo e hanno fatto passare i tempi della procedura senza ricercare strade alternative;
- è stato richiesto ancora una volta l’uso degli ammortizzatori sociali, senza riscontro positivo da parte dell’impresa. Considerato che l’azienda ha proposto di ridurre l’orario di lavoro per assorbire gli esuberi e che in alcuni territori con una riduzione minima per i lavoratori potrebbe essere assorbito completamente l’esubero, i sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto di prorogare i tempi della procedura e di calendarizzare gli incontri territoriali per verificare tale opportunità;
- l’azienda ha escluso la possibilità di prorogare i tempi della procedura mentre il Ministero del Lavoro ha concesso di utilizzare tutto il tempo rimasto della fase ministeriale, nonostante un chiaro disaccordo dell’azienda, che si è vista sfumare la possibilità di chiudere immediatamente la procedura di licenziamento collettivo in atto. L’azienda ha dato disponibilità ad avviare i confronti territoriali, se pur i tempi sono molto stretti, in quanto il prossimo incontro è previsto il 30/06/2017 alle 9.30 nella sede del Ministero a Roma in Via Fornovo.
Contestualmente le parti hanno esperito l’esame congiunto ai sensi dell’art. 47 della 428/90 per il passaggio alla nuova società Vertex coerentemente a quanto discusso finora.
Restano particolarmente critiche le prospettive per i punti vendita di FRC che rimarrebbe una controllata di DPS, in particolare preoccupa il futuro per i punti vendita di Verona e Napoli che a differenza di quelli di Genova e di Milano, l’azienda dichiara che non passeranno in Vertex.