Du Pareil au Même, dati positivi dopo la riorganizzazione
Il 14 settembre 2017 si è tenuto, nella sede nazionale della Uiltucs, l’incontro che ha avuto per obiettivo quello di fare il punto della situazione produttiva ed occupazionale di Du Pareil au Même al termine del processo di riorganizzazione, che ha comportato anche il licenziamento di 33 lavoratrici/lavoratori.
L’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, doveva servire anche a porre le basi per un rapporto più strutturato con l’azienda, a partire dalla definizione di un sistema di relazioni sindacali e dalla costruzione di ipotesi mirate a definire un sistema premiante per i lavoratori, condiviso tra le parti.
Era presente, per l’azienda, la dott.ssa Alessandra Paternostro, responsabile di Du Pareil Italia, che ha illustrato il punto a cui è giunta la riorganizzazione aziendale.
Terminata la fase dei licenziamenti e dei demansionamenti, la fase della riorganizzazione ha visto un primo momento importante nell’introduzione di un nuovo sistema informatico di cassa e nella semplificazione della movimentazione e del ricevimento merci, che ha consentito, tra l’altro, anche di scoprire vecchi stock di merci invendute.
Per quanto riguarda le prospettive, il 2017 ha mostrato un’importante inversione di tendenza: nel primo semestre il fatturato è passato dal -13% al -6,5% in valore, nonostante che i volumi siano cresciuti dell’11%.
La spiegazione sta nell’abbattimento – su molti prodotti – dei prezzi (-30%), che ha ovviamente inciso sul valore incassato e sui margini.
Alla svolta positiva hanno contribuito anche la presentazione di nuove collezioni di livello qualitativo più elevato e un rifacimento delle vetrine, che ha contribuito a rendere il punto vendita più accattivante per la clientela.
Du Pareil Italia si conferma la seconda per struttura produttiva nella multinazionale, dopo la “casa-madre” Francia, che, tra l’altro, è tornata tutta in positivo e fa ben sperare per l’andamento di tutto il gruppo.
La filiale Italia ha ora 26 negozi, di cui 19 diretti; gli addetti sono circa un centinaio. Le prospettive, come detto, fanno ben sperare. Il 2017 è un anno di snodo e la chiusura del bilancio deciderà sulla disponibilità di risorse sia per il rifacimento di alcuni negozi che per una – almeno parziale – redistribuzione a favore dei lavoratori, mediante la definizione di un contratto integrativo.
Le organizzazioni sindacali hanno preso atto, con soddisfazione, dell’incremento del fatturato e dell’inversione di tendenza dei dati economici, sottolineando, comunque, il contributo dato dai sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ovviamente c’è un’ampia disponibilità a collaborare affinché ci sia il massimo consolidamento dei risultati positivi e, in questa ottica, pronti a continuare a tenere aperto un tavolo di confronto e di contrattazione su varie questioni ancora aperte.
Tra queste:
- un sistema di relazioni sindacali formalizzato, che definisca compiti e regole dei rapporti tra le parti a livello nazionale e territoriale;
- una verifica delle tematiche relative all’ambiente e sicurezza e alla presenza e ruolo degli Rls;
- una verifica dell’organizzazione del lavoro, tenendo conto del fatto che si opera su piccole superfici e con pochi lavoratori;
- la definizione di un premio di produttività, anche utilizzando i nuovi strumenti di welfare.
Alla fine dal consulente dell’azienda, l’avv. Giuseppe Bulgarini D’Elci, è venuta una proposta di condividere un “codice disciplinare”, da affiancare al regolamento aziendale, con ipotesi anche migliorative rispetto al ccnl.
Su questo sono state espresse perplessità, mentre – per il regolamento aziendale – le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili a confrontarsi, esprimendo anche pareri di merito, pur rimanendo, comunque, sempre e solo uno strumento dell’azienda.
Le parti si sono, quindi, lasciate convergendo sul fatto che i risultati di bilancio 2017 saranno molto importanti per le prospettive future di Du Pareil au Même ed anche per la futura contrattazione di secondo livello.
L’appuntamento, quindi, per la ripresa del confronto è stato, conseguentemente fissato per il marzo del prossimo anno, a risultati di bilancio acquisiti, salvo naturalmente novità che dovessero consigliare un incontro in tempi più brevi.