Eataly, firmato accordo per il premio di risultato 2025
Il 12 maggio 2025 durante l’incontro tenutosi a Torino, nell’ambito del negoziato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno sottoscritto con la direzione di Eataly S.p.a. l’accordo per il premio di risultato 2025, da erogare entro il mese di giugno 2026.
L’impianto del premio ricalca quello del 2024, appena messo in pagamento da parte dell’impresa. Il premio (come per il 2024) si compone di tre quote legate a tre diversi obiettivi: fatturato Italia (obiettivo aziendale solidaristico: 35% del premio), fatturato di negozio (35% del premio) e parametro qualitativo di negozio (mistery client: 30% del premio).
Il premio sarà erogato a condizione che venga raggiunto l’obiettivo di Ebitda Italia messo a budget da parte di Eataly. È stato mantenuto il cosiddetto “paracadute”, ovvero la condizione per cui se il risultato aziendale di Ebitda Italia fosse inferiore al budget 2025, ma superiore al risultato di Ebitda consuntivato nel 2024, il premio verrà erogato nella misura del 50%.
Lo schema delle percentuali legate alle tre distinte quote è lo stesso del 2024 (comprese le over performance), ad eccezione di un ritocco migliorativo sull’obiettivo di negozio “mistery client”, dove il 100% della quota del parametro si raggiunge in virtù del conseguimento del 90% dell’obiettivo.
Resta ferma la possibilità da parte della singola lavoratrice e del singolo lavoratore di convertire, su base volontaria, il premio in welfare, con i relativi benefici fiscali.
Ricordiamo infine, che l’importo teorico del premio è riconducibile a un dodicesimo della retribuzione annua di riferimento (e quindi del 2025). Questo significa che gli aumenti salariali determinati dal rinnovo del Ccnl del 2024 faranno “crescere” il valore del premio potenzialmente spettante al personale di Eataly.
Per quanto riguarda invece il tema più generale del rinnovo del contratto aziendale, la discussione con l’impresa si è concentrata sugli aspetti legati all’organizzazione del lavoro, alla programmazione degli orari di lavoro, al lavoro domenicale e a quello festivo, alla precisa collocazione dell’orario dei part time, al sistema di inquadramento delle professionalità, al welfare.
Per quanto riguarda in particolare l’organizzazione del lavoro, ci si è confrontati sull’ipotesi di distribuire sperimentalmente l’orario di lavoro dei full time su 5 anziché su 6 giorni, con un possibile ricorso a carattere volontario agli orari spezzati, concordando nei singoli punti vendita tra direzione aziendale e le Rsa, e le organizzazioni sindacali territoriali.
Nella discussione l’impresa ha evidenziato le proprie specifiche esigenze di presidio; le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’esigenza di verificare un’organizzazione del lavoro che rilasci più qualità e maggiore agibilità nella conciliazione di tempi di vita e di lavoro, anche attraverso un’equa rotazione del lavoro domenicale e la definizione, nel corso dell’anno, della possibilità per tutti di avere delle domeniche libere; il tutto tenendo conte delle specificità delle singole unità produttive e valorizzando il confronto sindacale territoriale, anche per la verifica dello schema di distribuzione dell’orario di lavoro più adatto ad ogni realtà.
L’azienda ha poi posto alla nostra attenzione il fenomeno delle assenze per malattia, in particolare della malattia breve e nel week end, riferendo che in taluni casi tale fenomeno presenta criticità, e chiede esplicitamente di intervenire, nell’ambito del rinnovo del Cia, per cambiare la previsione del pagamento al 100% della carenza per la malattia breve.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’impresa i dati relativi all’incidenza delle malattie, articolandoli per negozio, reparti, giorni della settimana, riservandosi di fare una valutazione di merito; è stato peraltro ricordato come nostro obiettivo sia quello di proteggere chi ha una malattia lunga e seria, sia rispetto alla conservazione del rapporto di lavoro che al sostegno economico.
La trattativa è stata aggiornata in plenaria al 17 giugno 2025 a Firenze, alle ore 14:30.