Eataly, timbratrici, orari e tempo tuta: le novità
Il 4 luglio abbiamo incontrato Eataly presso la sede di Roma Ostiense. In apertura abbiamo risottoscritto l’accordo per l’erogazione del premio di risultato 2018 a fronte dei cambiamenti societari intervenuti e del fatto che la precedente versione conteneva alcuni refusi. La discussione ha interessato successivamente l’introduzione delle timbratrici nei negozi e, di conseguenza, dell’obbligo di utilizzo del badge per i dipendenti. Attualmente è in corso una sperimentazione sul pdv di Genova che prevede il solo vincolo della timbratura in entrata (dopo aver indossato la divisa) e in uscita.
Secondo l’azienda le pause fisiologiche e la pausa pranzo non retribuita di mezzora, in un’ottica di semplificazione, non dovrebbero essere soggette a timbratura.
Abbiamo rilevato la problematica relativa al tempo impiegato dagli addetti a indossare la divisa (tempo tuta) che per noi deve rientrare nel tempo di lavoro e pertanto retribuito; abbiamo sollevato dubbi rispetto alla non contabilizzazione della mezzora non retribuita per la consumazione del pasto; infine abbiamo chiesto delucidazioni rispetto a straordinario, supplementare ed eventuali flessibilità in ingresso e in uscita.
L’azienda ha proposto di monitorare, sempre nell’ambito del test su Genova, il tempo tuta medio necessario nei singoli reparti e si è riservata un supplemento di riflessione alla luce delle nostre osservazioni.
Abbiamo chiesto di lavorare per formalizzare una intesa in materia che preveda un sistema a implementazione graduale e verificabile nel tempo, e comunque un periodo di adattamento per i dipendenti, i cui riferimenti e prassi variano attualmente da negozio a negozio e da reparto a reparto.
L’azienda ha poi introdotto nuovamente il tema delle flessibilità (orarie e di mansione) pur dichiarandosi non ancora pronta a implementare un definitivo cambio di modello organizzativo.
Eataly vorrebbe proporre ai part time, patti di clausole elastiche per un numero di settimane differenti a cui abbinare differenti indennità di disagio. Al capitolo “mansioni e inquadramenti” la direzione aziendale ha dichiarato di essere disponibile, fermi restando i livelli di inquadramento attuali, a introdurre indennità economiche per quei lavoratori che effettuino più attività in più reparti nell’arco del proprio orario di lavoro. Abbiamo unitariamente ribadito come preventivamente sia necessario ragionare in base ad un inquadramento condiviso dei lavoratori interessati, condivisione che, dopo tre anni di discussione, ancora non si è trovata; riguardo all’orario dei part time abbiamo precisato come anche i consolidamenti orari debbano divenire materia di trattativa. Eataly produrrà nelle prossime settimane una fotografia dello “stato dell’arte” propedeutico alla individuazione, a livello nazionale, di linee guida condivise che presiedano ai cambiamenti gestionali e organizzativi previsti. Infine abbiamo condiviso di posticipare la data di liquidazione dei permessi retribuiti a dicembre 2018 anche per garantire maggior possibilità di fruizione degli stessi alle lavoratrici e ai lavoratori interessati.
Il prossimo incontro nazionale si terrà a Milano il 21 settembre con inizio alle 11.