Esselunga, andamento positivo. Intesa vicina per le ferie solidali
Si è svolto il 2 luglio 2020 l’incontro relativo ai “diritti di informazione” con Esselunga SpA. La riunione, rinviata a seguito dell’emergenza sanitaria, si è tenuta in modalità video-conferenza ma ha comunque consentito la partecipazione di molte Rsa e strutture territoriali.
I dati economici relativi all’esercizio 2019 confermano un andamento positivo: le vendite sono aumentate rispetto all’anno precedente (+ 2,9%) e il risultato finale di utile netto si attesta a 250 milioni di euro.
Nel 2020, le vendite hanno avuto una flessione nel periodo marzo-aprile a causa delle limitazioni alla circolazione dei cittadini da un comune all’altro, mentre oggi si sta gradualmente tornando a livelli normali.
Sotto il profilo occupazionale, si è registrata una ulteriore crescita che porta a circa 24.000 dipendenti, di cui il 94% a tempo indeterminato e il 27% a tempo parziale; i lavoratori con contratto individuale con previsione di lavoro domenicale ordinario hanno raggiunto il 32% del totale.
L’azienda mantiene un piano di nuove aperture, cui si è recentemente aggiunta l’acquisizione di alcuni punti vendita ceduti da Margherita Distribuzione (ex Auchan-Sma); è stata inoltre inaugurata la nuova formula commerciale laEsse che si caratterizza per superficie e offerta merceologia particolari rispetto all’impostazione tradizionale.
A richiesta di comprendere se tali azioni rappresentano un nuovo indirizzo di sviluppo, l’azienda ha dichiarato che – al momento – si è trattato, nel primo caso, di cogliere specifiche opportunità e, nel secondo, di un esperimento ideato internamente.
Ciò anche in funzione di un crescente livello di concorrenzialità determinato della recente operazione societaria Conad-Auchan, nonché dall’intenso sviluppo di alcune imprese originariamente dedicate al discount che ormai hanno assunto caratteristiche comparabili ai supermercati.
Le vendite via internet hanno riscontrato una crescita eccezionale nel periodo dell’emergenza sanitaria, ma in ogni caso costituiscono un’attività ritenuta strategica e su cui proseguiranno negli investimenti.
La discussione si è abbondantemente soffermata su quanto accaduto nei mesi scorsi. L’azienda ha rimarcato l’impegno profuso in interventi e iniziative volte a garantire la sicurezza e la tutela delle persone, pur in un contesto di grande confusione normativa e di difficoltà di reperimento degli strumenti di protezione.
Sebbene risponda al vero che la situazione è stata gestita meglio che in altre imprese, abbiamo rilevato che varie disfunzioni sono state riscontrate in molti punti vendita, anche per comportamenti soggettivi di alcuni responsabili e per difetto di coinvolgimento delle Rsa e dei Rls.
La costituzione del Comitato Emergenza sanitaria avvenuta con l’accordo del 8 aprile 2020 ha consentito l’avvio di una fase migliore, in cui alcune indicazioni formulate dai Rls si sono dimostrate efficaci.
Come UILTuCS riteniamo indispensabile proseguire nel lavoro di prevenzione al fine di individuare ogni accorgimento opportuno in vista del periodo autunnale per evitare di trovarsi impreparati.
In questo ambito rientra anche il tema dei “lavoratori fragili” per il quale abbiamo richiesto una normativa ad hoc volta a rispondere alla particolarità della situazione (malattia, periodo di comporto, casistica delle patologie ecc.): sul punto, l’azienda si è riservata una risposta dopo una valutazione quantitativa del fenomeno.
Inoltre, siamo convinti che sia necessario e doveroso individuare un intervento volto a valorizzare il pesantissimo sacrificio cui sono stati chiamati i lavoratori durante tutta la fase emergenziale ed ancora in queste settimane.
Infine, in coerenza con quanto previsto dall’intesa di gennaio 2020, il Comitato Welfare ha concluso lo studio relativo all’istituzione delle “ferie solidali”: si tratta di una previsione normativa volta ad aiutare le persone in difficoltà a causa dell’esigenza di accudire familiari in particolari situazioni di gravità.
L’azienda si è dichiarata disponibile a contribuire con una quota a proprio carico di giorni aggiuntivi, proporzionale alle adesioni individuali, ma con un “tetto” massimo. Nelle prossime ore ci sarà inviata la proposta nel dettaglio. Consideriamo importante realizzare un’intesa su questo tema in funzione della rilevanza sociale e solidaristica dello strumento.