La Rinascente, firmato accordo per la cassa in deroga
Il 30 giugno 2020 si è tenuto in via telematica l’incontro con la direzione di Rinascente in relazione alla procedura di richiesta di cassa integrazione in deroga avviata dall’impresa con comunicazione dello scorso 22 giugno 2020.
La consultazione si è svolta tenendo conto della possibilità di fruire delle ulteriori 4 settimane di cassa in deroga (aggiuntive rispetto alle prime 5) del Decreto Rilancio (D.L.34/2020) anche in periodi antecedenti al 1° settembre 2020, in base a quanto disposto dal D.L. n. 52/2020.
Rinascente aveva in precedenza concordato con Filcams, Fisascat e Uiltucs il ricorso al trattamento di integrazione salariale per le prime 5 settimane previste dal D.L. n. 34/2020 (accordo sindacale del 21 maggio 2020).
La consultazione si è conclusa con la sottoscrizione di un accordo per la richiesta di concessione dell’ulteriore periodo di 4 settimane di integrazione salariale, per un totale di 1.479 lavoratori; su richiesta delle organizzazioni sindacali, tenuto conto della possibilità tracciata dall’articolo 22 del D.L. 34/2020, si è concordato che Rinascente anticiperà ai lavoratori sospesi il trattamento di integrazione salariale, anche con riferimento alle 5 settimane dell’accordo del 21 maggio 2020.
Le 4 settimane di Cigd avranno le seguenti decorrenze:
- dal 6 luglio 2020 per le filiali di Firenze, Torino, Roma Fiume, Roma Tritone, Catania, Palermo e Cagliari;
- dal 16 luglio 2020 per le filiali di Milano Duomo e Monza;
- dal 5 agosto 2020 per la sede di Milano.
Restano confermate le clausole relative alle modalità di rotazione del personale e al coinvolgimento delle Rsu/Rsa previste dai precedenti accordi.
Nel corso dell’incontro si è anche discusso dei temi relativi alla partenza del progetto vendite online e della situazione dell’affitto dell’immobile di Rinascente Palermo.
Per le vendite online, cominciate alla fine del mese di giugno e giudicate dall’azienda un’utile opportunità commerciale in particolare nell’attuale contesto, viene coinvolto il personale di Milano Duomo, precedentemente interessato ad uno specifico intervento formativo; tale attività aggiuntiva ha per effetto anche un minor utilizzo dell’ammortizzatore sociale; abbiamo rappresentato a Rinascente la necessità di un confronto su tale tema, da realizzare prossimamente, ad integrazione delle interlocuzioni già avviate con le RSU di filiale.
La filiale di Palermo opera in un immobile in affitto; Rinascente ha recentemente comunicato su quella piazza, e confermato alle segreterie nazionali, di essere in trattativa con la proprietà dell’immobile, che appartiene ad una società di gestione che fa capo a Inarcassa, per la rinegoziazione del contratto d’affitto, in scadenza a fine settembre a seguito della disdetta operata dall’azienda stessa.
Rinascente, nel ribadire la volontà di mantenere la propria presenza a Palermo, giudica contestualmente troppo alto e “fuori mercato” il prezzo finora pagato alla proprietà dell’immobile.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso la nostra preoccupazione sulla vicenda, in considerazione dell’importanza occupazionale ed economica che riveste la filiale nella città di Palermo, per i sindacati imprescindibile, e sollecitato l’impresa a trovare rapidamente una soluzione che consenta la continuità della presenza e una prospettiva certa e tranquilla per il personale lì impiegato.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno espresso infine sostegno alle iniziative già messe in essere dalle organizzazioni sindacali territoriali, anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali.