Esselunga: decisivo il prossimo incontro
Il 20 novembre è proseguito il confronto con Esselunga in merito alla possibile definizione di un accordo per la regolamentazione del lavoro domenicale.
L’azienda ha evidenziato come il negoziato si protragga ormai da 11 mesi e pertanto sia necessario addivenire in tempi rapidi ad una sua conclusione (in un senso o nell’altro).
Nel giro di un anno i negozi aperti tutte le domeniche dalle 9 alle 20 sono pressoché raddoppiati a conferma di una strategia commerciale che continua ad individuare in questo tipo di aperture un punto fermo e irrinunciabile.
Da qui discende la necessità da parte aziendale di avere la garanzia di adeguati presidi o mediante una intesa quadro nazionale, o, in alternativa, ricorrendo all’articolo 141 del CCNL che al comma 2, lo ricordiamo, permette alle imprese di organizzare unilateralmente il lavoro di domenica.
Nel merito dell’eventuale accordo, i maggiori punti di distanza restano quelli legati ai limiti massimi individuali di domeniche programmabili, al riconoscimento di un incremento economico superiore al 30% per i lavoratori contrattualizzati con la domenica obbligatoria, alla costruzione di una nuova scaletta di maggiorazioni più incentivante della attuale.
Alcune aperture, seppur ancora insufficienti, si sono invece registrate al capitolo compensazioni organizzative.
Le organizzazioni sindacali assieme al Coordinamento Nazionale hanno condiviso l’opportunità di proseguire il negoziato pur nella consapevolezza, stante le attuali difficoltà, che l’esito dello stesso appare tutt’altro che scontato. Un ruolo importante nella faticosa individuazione di un equilibrio complessivo potrebbe essere giocato dal livello di confronto di negozio, che per i sindacati dovrà riguardare tutte le 153 unità operative esistenti.
È chiaro che arrivati a questo punto il prossimo incontro sarà con ogni probabilità decisivo per comprendere se vi siano sufficienti elementi per raggiungere una sintesi condivisa da sottoporre al voto delle lavoratrici e dei lavoratori.