EssilorLuxottica, prosegue il confronto per il primo contratto integrativo
Si è svolto il 25 luglio 2024, da remoto, il previsto incontro in plenaria con EssilorLuxottica Italia spa per proseguire il confronto sulla definizione di un primo Contratto integrativo aziendale.
Dopo lo scorso incontro in plenaria del 20 maggio e un successivo approfondimento tecnico in composizione ristretta, la Società ha restituito oggi alla discussione valutazioni e proposte fatte in merito ad alcuni dei punti avanzati dalle organizzazioni sindacali nella piattaforma rivendicativa, in particolare:
- Relazioni sindacali: ci sono verifiche in corso per l’implementazione di una bacheca elettronica e per la gestione di assemblee in modalità telematica. Entrambi strumenti richiesti dalle organizzazioni sindacali per aumentare le agibilità sindacali.
- Salute e sicurezza: la società si è detta disponibile a considerare un aumento del numero di Rls, attualmente 6 come da minimo normativo, senza vincoli rigidi ma anche al fine di garantire un maggior presidio territoriale della rete vendite. Allo stesso modo si dovrà investire sulla formazione e la comunicazione.
- Trattamenti economici: in premessa la società ritiene che sia necessaria una gradualità negli impegni economici legati al Cia, da definire lungo il periodo di vigenza triennale. A riguardo è stato importante l’impegno assunto a definire il contratto entro la fine del 2024.
- Premio di risultato: è stata accolta la proposta sindacale di inserire un premio di risultato basato su indicatori di andamento economico generale dell’impresa, rivolto a tutte le persone dipendenti di EssilorLuxottica Italia spa – rete vendita e sede. La proposta della società è di impostare il premio sulla base di due indicatori: l’Ebitda, cioè il margine operativo lordo agirebbe da indicatore cancello per l’accesso al premio, mentre il fatturato avrebbe la funzione di graduare l’importo del premio sulla base del risultato raggiunto. L’importo ipotizzato partirebbe da 500€ lordi per un full-time il primo anno e crescerebbe nel corso del triennio fino a 700€, da riparametrare per i part-time e con la possibilità di un incremento in caso di conversione in welfare. Circa le modalità di maturazione ed erogazione la Società vorrebbe procedere al riproporzionamento per i part-time e sulla base dei mesi effettivamente lavorati, includendo anche i tempi determinati. Vorrebbe, inoltre, una riparametrazione individuale del premio sulla base delle assenze per malattia. L’introduzione di un premio di risultato concordato, che non si sostituisce ai sistemi incentivanti unilaterali dei punti vendita, sarebbe un importante avanzamento auspicato dalle organizzazioni sindacali ma occorrerà approfondire il confronto sugli importi e sulle modalità di maturazione ed erogazione, che presentano criticità, a partire dalle riparametrazioni per malattia. In particolare, si è proposto che il riproporzionamento per i part-time non sia semplicemente proporzionale all’orario di lavoro effettivo, ma tenga conto del contributo in termini di copertura dei presidi che i part-time danno di per sé all’azienda nel mondo del retail.
- Buoni pasto: sul punto la società si è riservata ulteriori approfondimenti sui due aspetti che abbiamo posto all’attenzione, l’importo e le modalità di erogazione. Non c’è ad oggi la disponibilità aziendale ad eliminare del tutto la pausa come criterio di maturazione del ticket, ma c’è disponibilità a limitare la durata minima di tale pausa. Naturalmente i ragionamenti sull’importo saranno condizionati anche dall’equilibrio complessivo del Cia. L’obbiettivo centrale sottolineato dalle organizzazioni sindacali è quello di lavorare per ridurre tutte quelle disparità che si sono generate con questa modalità di erogazione, in una rete vendite dove convivono modelli di orario e presidio molto diversi, a seconda dei diversi contesti commerciali e delle diverse dimensioni dell’organico.
In conclusione, le organizzazioni sindacali hanno chiesto alla società di fornire dati sugli organici utili a valutazioni più approfondite delle esigenze e delle possibili soluzioni da individuare ed un elenco aggiornato dei punti vendita presenti nelle diverse regioni al fine di individuare su quali territori vi è la necessità di garantire maggior presidio di Rls. Il confronto è aggiornato a settembre.