Euronics, concordato: nessuna novità e tanta incertezza
Il 28 maggio si è svolto l’incontro con Euronics Galimberti in concordato preventivo.
Per il perimetro dei punti vendita non ci sono state evoluzioni rispetto all’ultimo incontro, restano quindi invariati gli 11 punti vendita in chiusura, gli 11 che saranno mantenuti per
la prosecuzione di attività e i 6 che dovrebbero essere ceduti.
Riguardo alla cessione dei negozi, invece, l’impresa dichiara che non ci sono state proposte vincolanti ma solo manifestazioni di interesse, pertanto nulla di certo.
Evidentemente dalla cessione dei punti vendita dipende anche la riuscita del concordato preventivo che altrimenti potrebbe non avere la capienza per coprire la situazione debitoria.
Riguardo i punti vendita in chiusura non può essere escluso che potrebbero essere oggetto di interesse da parte di terzi.
Considerato però che alcuni sono già chiusi e la maggior parte cesseranno l’attività comunque entro luglio, come spesso capita, potrebbero essere affidati dalla proprietà immobiliare ad altri operatori del retail senza passare dalla cessione di ramo d’azienda.
In merito alla procedura di mobilità l’impresa ha offerto tre mensilità di indennizzo per il licenziamento vincolato all’accordo sindacale sui criteri di legge; posto che è improbabile che ci siano le condizioni di fare un accordo di licenziamento, la proposta economica dell’impresa è assolutamente inaccettabile, corrisponde alla metà di quello che dovrebbe comunque spendere in caso di mancato accordo.
In merito ai licenziamenti, in virtù di contenziosi passati in cui ha dovuto reintegrare lavoratori licenziati ingiustamente, il perimetro di applicazione dei criteri dovrebbe essere provinciale e non di unità produttiva.
Questo determina non pochi dubbi sulle province dove coesistono punti vendita in cessione e in chiusura in quanto la procedura di mobilità è stata aperta prima di un eventuale art 47 ex 428/90 ma la cessione potrebbe arrivare prima dei licenziamenti.
Il prossimo incontro è stato fissato per il 13 giugno a Roma nella sede della Fisascat Nazionale in via dei Mille 56. In quella data dovrebbe essere più chiara la possibilità che il concordato con prosecuzione di attività vada a buon fine.