FNAC: Chiesto l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico
Il 13 gennaio 2012 la direzione aziendale del gruppo francese FNAC ha comunicato che per gli 8 punti vendita presenti in Italia e per la sede di Milano, non sussistono più le condizioni per proseguire con la gestione attuale, e pertanto, sarebbero state valutate in corso d’anno diverse opzioni ed assunta, entro l’anno, una decisione circa l’impegno della catena commerciale nel paese: ad oggi non è stata fornita alcuna risposta alle richieste avanzate dalle OO.SS. circa il futuro dei 600 dipendenti italiani.
Le OO.SS., pertanto, hanno espresso la propria preoccupazione per l’eventualità che l’azienda, in mancanza di ipotesi di cessione dell’attività, possa procedere con la chiusura dei punti vendita e della sede di Milano.
Per questo, la UILTuCS, insieme a Filcams e Fisascat, ha chiesto urgentemente l’intervento del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico per aprire un tavolo tra le parti sociali che affronti la situazione di crisi che si è determinata che mette a rischio uil futuro lavorativo dei dipendenti FNAC, allo scopo di tutelarne l’occupazione.