Geoparco, Ardau: “Rischio per 525 lavoratori ATI-IFRAS”
Commenta così Cristiano Ardau, Segretario Regionale UILTuCS Sardegna, dopo l’ultimo incontro del tavolo politico del 25 Ottobre 2016.
Dal penultimo incontro, 26 settembre 2016, nulla di apprezzabile è emerso all’incontro.
Si parla ancora del piano di politica attiva del lavoro predisposto di concerto con l’INSAR, e non si entra nel merito. Non si parla di progetto, di garanzie occupazionali e di scenario.
Il Capo di Gabinetto della Giunta, Dott. Filippo Spanu ha impiegato più tempo a capire il perché le Scriventi abbiano fatto ricorso alla Conferenza dei Capigruppo in Consiglio Regionale che non ha trovare soluzioni concrete e da condividere per i 525 lavoratori ad oggi licenziati.
Ha espresso perplessità sulla proroga della Convenzione.
Più nello specifico non si affronta l’idea di rilanciare il progetto originario, fatto di valorizzazione della cultura mineraria, di attività di bonifica dei relativi siti e la difesa delle vocazioni di questi territori. In rispetto della storia, della tecnologia e della difesa ambientale.
Questi temi non devono essere ridotti ad una mera azione di politica attiva del lavoro.
Nei diversi incontri abbiamo con insistenza sostenuto la valenza economica del progetto, come tassello del progetto di sviluppo della Regione, che vede però la Giunta disattenta e che non permetterà la stabilizzazione occupazionale di questi lavoratori.
Va ricordato che il Geoparco è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità inserito nel programma mondiale dei GEO PARK.
Piano di Assistenza di Tecnica che svilisce le finalità del progetto interministeriale del 2000, D.Lgs. 81, visto i nobili obbiettivi e le rilevanti ricadute economiche, produttive ed occupazionali.
Abbiamo espresso diverse perplessità circa diverse garanzie per gli addetti che oggi mancano tutte all’appello.
È necessario prorogare la convenzione, rilanciare il progetto del Geoparco e individuare un serio, affidabile e capace soggetto attuatore. Come ad esempio un ente strumentale della Regione come l’IGEA.
Non vengono definiti i rapporti tra queste azioni e l’Ente Parco o la stessa IGEA, aspetti che vanno al più presto stabiliti per evitare rivalità, determinare collaborazioni e creare nuove opportunità.
Mancano solo tre mesi alla scadenza della convenzione e i 525 lavoratori hanno già ricevuto la lettera di licenziamento.
Il pericolo è che i lavoratori al 1 Gennaio 2017 siano in disoccupazione INPS, che il progetto del Geoparco sia archiviato e che l’UNESCO tolga il riconoscimento come patrimonio dell’umanità.
Questo pericolo va scongiurato a tutela dei lavoratori, dell’occupazione e lo sviluppo della Sardegna.
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