Getir resta in Italia: priorità la stabilizzazione del personale

Venerdì 8 luglio 2022 si è tenuto l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali Filcams, Fisascat e UILTuCS ai sensi dell’articolo 3 Ccnl TDS con Getir, azienda con casa madre turca che opera nel quick commerce. Getir era rappresentata da Guglielmo Cremona, il nuovo responsabile delle risorse umane, con l’assistenza di Roberta Rossetti di Confcommercio.
In apertura di incontro Cremona ha condiviso alcuni dati sulla popolazione aziendale di Getir.
I dipendenti al 7 luglio 2022 sono 775, tutti con un contratto di lavoro subordinato con applicazione del Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi Confcommercio.
Di questi, l’87% opera in ambito “Field” (rider, picker, shift leader, supervisor), mentre il 13% è presente negli uffici. Le tre città dove opera al momento Getir sono Milano, Roma e Torino.
Le donne rappresentano il 18% nel settore “Field” e gli uomini l’82%. Negli uffici la percentuale quasi si inverte.
L’84% del personale ha un contratto a tempo determinato e il 16% a tempo indeterminato.
La durata media dei contratti è di 6 mesi, con eventuale proroga di 3 o 6 mesi. Anche se l’azienda ha dichiarato di voler procedere verso la stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato.
Getir ha avviato questo modello di business in Turchia nel 2015, mentre in Italia è partita operativamente a Milano il 30 settembre 2021.
In nove mesi e mezzo di attività, dopo una fase iniziale di espansione molto forte legata all’apertura degli store e allo smart working e durata fino ai primi di febbraio/marzo 2022, è seguita una fase successiva di contrazione che l’azienda inputa ad una serie di fattori, inclusa l’instabilità internazionale e le sue conseguenze.
Alla fase di espansione è seguita dunque una fase di ricerca dell’efficienza della redditività, in termini di ottimizzazione delle proprie strutture e degli organici, che sono ritenuti in sovrannumero rispetto alle esigenze effettive. L’azienda ha dichiarato che non ha intenzione, a differenza del diretto concorrente, di lasciare il nostro Paese e che intende continuare ad investirvi.
Per quanto riguarda la salute e sicurezza sul lavoro, l’azienda ha comunicato che fornisce tutto l’equipaggiamento necessario come i dispositivi di protezione individuale e i mezzi, ha già erogato ore di formazione sul tema ai propri dipendenti, è presente una figura dedicata in particolare alla sicurezza stradale, sono stati individuati dei Rls ed è presente un medico competente aziendale.
Filcams, Fisascat e UILTuCS in linea generale hanno accolto positivamente l’intenzione da parte di Getir di restare in Italia e avviare un percorso di stabilizzazione del personale.
Tuttavia su alcuni temi esposti dall’azienda, le organizzazioni sindacali hanno chiesto alcuni chiarimenti ed impegni specifici.
Sull’occupazione è stato chiesto quale fosse la prospettiva per l’utilizzo dei contratti a termine, anche in vista dell’imminente termine del periodo di avvio attività/start-up, e Getir ha risposto che andrà verso una stabilizzazione progressiva dei contratti, nel rispetto delle norme salvo non si deroghi con la contrattazione di secondo livello. L’azienda, in particolare, si è dimostrata disponibile a dialogare per definire un percorso di recupero, ove possibile, del personale non rinnovato in questi mesi.
Sui contratti part-time Getir non aveva a disposizione dei dati percentuali ma ha dichiarato essere in numero ridotto e utilizzati principalmente per coprire le mezze giornate di lavoro nei turni 10-14 e 18-22.
Sulla possibilità di acquisire rami di azienda di Gorillas, l’azienda si è detta non interessata.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno pure rilevato come sia in atto un sondaggio aziendale tra i rider in merito alla possibilità di lavorare in multiruolo, cioè svolgendo le mansioni di rider e picker. Tuttavia, questo pone secondo le organizzazioni sindacali un problema di livello di inquadramento e un possibile conseguente contenzioso. L’azienda, confermando l’iniziativa in atto, l’ha giustificata come una ricerca di maggiore efficienza, seppur ha ribadito che sia il rider che il picker sono allo stesso livello di inquadramento, elemento che appare controverso e necessiterà di approfondimenti.
Sugli straordinari, è stato segnalato all’azienda che quando si sfora il turno con una consegna vengono pagati solo dopo il trentesimo minuto di sforamento. Prendendone atto, Cremona ha affermato che non c’è un sistema di timbratura di entrata ed uscita in tutti gli store e in alternativa viene usata l’app dei rider.
Sul tema salute e sicurezza abbiamo approfondito alcuni temi come il processo di elezioni delle Rls, la presenza di un protocollo Covid e di un comitato aziendale cui l’azienda ha risposto positivamente e di un Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) che risulta essere in continua evoluzione e aggiornamento, man mano che i rischi vengono individuati.
Alla sollecitazione sullo smart working, Getir prevede di configurarlo al 50% da remoto e 50% in presenza su base mensile.
Le organizzazioni sindacali hanno poi chiesto alcune informazioni più precise sugli infortuni sul lavoro. L’azienda osserva una certa intransigenza da parte dell’Inail nel riconoscimento dell’infortunio, oltre a segnalare alcuni casi particolari di incidenti. In linea generale affermano di tenere sotto controllo gli infortuni.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno comunque osservato come se da un lato certi episodi siano figli della progressiva definizione ed evoluzione del settore, dall’altro lato è necessario avviare un percorso puntuale di strutturazione, stabilizzazione e valorizzazione delle professionalità. Per esempio, per quanto riguarda alcuni episodi di molestia che l’azienda ha segnalato, abbiamo sollecitato l’adozione di di idonei strumenti di prevenzione e tutela.
I sindacati hanno pure posto sul tavolo la questione del punteggio algoritmico sulle consegne con relativo bonus per i picker e i rider e della possibilità di guardare ad un modello di salario variabile/premio di risultato da realizzare con un accordo aziendale. Getir dimostrandosi aperta a un confronto, ha dato disponibilità a lavorare insieme su questo tipo di intesa.
In conclusione, si può dire che l’incontro sia stato complessivamente positivo, registrando da parte di Getir l’interesse di operare nell’ambito di regole certe sin da subito. Sull’occupazione, si registra la volontà dichiarata di procedere a una stabilizzazione della forza lavoro tramite un confronto costruttivo tra azienda e sindacati. Sarà cura delle organizzazioni sindacali vigilare sulle condizioni di lavoro e verificare l’effettiva volontà aziendale di garantire diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori del quick-commerce di Getir a partire dalle necessarie stabilizzazioni del personale.