Glovo taglia le tariffe: Milano non sia il laboratorio della gig economy
È partito il 27 aprile da Milano come città sperimentale, il nuovo metodo di valutazione dei percorsi dei rider Glovo, e la Uiltucs non si fa trovare impreparata.
È stato infatti questo il tema al centro della riunione di oggi, 28 aprile, tra il sindacato che tutela i fattorini e i lavoratori della Gig Economy, Deliverance Milano della rete nazionale RiderxIDiritti e molti rider in Piazza 24 Maggio nel capoluogo lombardo.
In cosa consiste il nuovo metodo di compensazione annunciato dall’azienda?
Fino ad oggi veniva utilizzato Google Maps con i percorsi delle auto, mentre in futuro l’azienda vorrebbe utilizzare i percorsi di Google Maps segnalati con la bici. Cosa che accorcerebbe le distanze sulla carta, ma soprattutto le retribuzioni.
Per colmare questo gap, l’azienda promette un aumento dei bonus per “rush hours” in modo da compensare eventuali riduzioni del compenso.
La comunicazione aziendale sul nuovo sistema di calcolo delle paghe, settato sulle biciclette e non più sulle automobili come prima, crea più di un timore tra i lavoratori, preoccupati di una notevole riduzione dei guadagni.
La Uiltucs su questo punto è stata chiara: non permetterà che si usi la cesoia e intende vigilare fortemente e con costanza sulla reale applicazione delle compensazioni affinché non ci siano variazioni nelle entrate dei fattorini.
“Invitiamo tutti – ha esordito Mario Grasso della Uiltucs nazionale al termine della riunione – a segnalarci eventuali abbassamenti delle retribuzioni, saremo pronti a intervenire per ristabilire la correttezza e l’equità di quanto dovuto ai rider di Glovo”, azienda che, come ricordano la Uiltucs con Deliverance Milano, è tra i firmatari di quel contratto con Ugl che rappresenta una notevole penalizzazione di tutti i lavoratori.
Serve applicare finalmente un vero Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, cosa già chiesta da tutto il movimento rider in occasione del “No Delivery Day” lo scorso 26 marzo.