GrandVision, iniziati i lavori per il primo contratto integrativo
Si è tenuto giovedì 27 giugno 2019 all’hotel Excelsior di Bologna l’incontro con GrandVision, fissato per l’illustrazione della piattaforma rivendicativa volta a definire il primo contratto integrativo.
Le Federazioni nazionali hanno sottolineato l’importanza di questo momento, avvenuto dopo una preparazione e una consultazione dei lavoratori durata diversi mesi.
Soprattutto è stato espresso l’auspicio che la definizione di regole comuni tra azienda e organizzazioni sindacali aiuti a superare le residue diffidenze, ancora una volta espresse dall’azienda al tavolo negoziale, con la fissazione di regole certe di confronto sia a livello nazionale che territoriale.
Solo costruendo insieme accordi si può contribuire a superare problematiche e difficoltà di rapporti, ancora segnalati da ambedue le parti.
Per quanto riguarda le relazioni sindacali, sicuramente va costruito un sistema adeguato alla realtà produttiva di Grandvision, formato da punti vendita con un ridotto numero di dipendenti.
Per questo, nel corso del negoziato, va definito in maniera adeguata sia l’ambito del livello territoriale (regioni, grandi città, ecc.) che gli interlocutori, non solo di parte sindacale, regionali/territoriali, Rsa-Rsu, ma anche datoriale, in maniera da dare significato ed importanza alle materie trattate a questo secondo livello.
Difatti il livello di interlocuzione territoriale è non solo un livello di informazioni specifiche e preventive, ma si intreccia anche con tematiche decisive quali quelle relative all’organizzazione del lavoro, degli orari e della gestione del lavoro domenicale.
Per quanto riguarda l’orario di lavoro, la richiesta sindacale è quella di una programmazione mensile, con la definizione di regole sulla flessibilità, nel caso di variazioni di orario che si rendessero necessarie.
Su tutte le materie sopra evidenziate rimane poi fondamentale la previsione di una informazione/confronto sul rapporto migliore tra numero di occupati, la disponibilità ad una flessibilità negli orari di lavoro, la programmazione –come si diceva- del calendario.
Nel caso comunque che si manifesti una imprevista ed improvvisa esigenza di prolungare l’orario di lavoro, le organizzazioni sindacali chiedono che i lavoratori abbiano la possibilità di recuperare queste ore “entro il mese solare”.
Tra le richieste su questo punto c’era anche quella di incrementare la maggiorazione prevista dal Ccnl Tds per il lavoro domenicale.
Nella discussione che si è aperta a questo proposito, l’azienda si è mostrata disponibile ad entrare nel merito nelle prossime sessioni di trattativa.
Salario variabile: la premessa è che le organizzazioni sindacali non hanno intenzione di mettere in discussione l’attuale premio aziendale, ma, come scritto nella piattaforma, intendono contrattualizzarne una parte consistente al fine di accedere ad una sua “detassazione”, come previsto dalle norme vigenti.
L’azienda ha mostrato – a questo proposito – una “disponibilità tecnica”.
Durata del contratto. Questo punto ha messo in evidenza una difficoltà all’approccio contrattuale da parte dell’azienda. Difatti alla nostra richiesta di dare una validità triennale all’eventuale futuro accordo, la replica è stata quella di definire un “accordo sperimentale” della validità di un anno.
Questo è ovviamente un punto di difficoltà, perché mantiene nell’incertezza tutto un sistema di relazioni e di “scambi” reciprocamente vantaggiosi, magari faticosamente raggiunti.
Infine le organizzazioni sindacali hanno proposto di definire un accordo-quadro sulla videosorveglianza, secondo i criteri e i principi che sono oggi patrimonio comune tra le Federazioni nazionali.
L’incontro si è concluso indicando una data di massima per il proseguo delle trattative, cioè la seconda metà di settembre. La data definitiva sarà stabilita nel più breve tempo possibile.
In definitiva i risultati del primo incontro sono “in linea” con quelli che normalmente si ottengono a questo “stadio” della trattativa. Noi comunque abbiamo più volte espresso l’esigenza di chiuderla in tempi abbastanza rapidi, scambiandoci anche documenti su alcuni temi prima della ripresa.
Da parte nostra è ovviamente necessario essere presenti alla trattativa con numeri importanti, esprimendo così la volontà dei lavoratori, che ci hanno dato il mandato a portarla avanti e a chiuderla in maniera positiva.