Gruppo DMO: confronto su ipotesi CIA
Il 14 luglio scorso si è svolto a Padova nello Studio Legale Spolverato Barillari il previsto incontro con i rappresentanti del Gruppo DMO spa allo scopo di avviare un confronto propedeutico alla eventuale trattativa per la sottoscrizione di un CIA del Gruppo.
All’incontro hanno partecipato anche le strutture territoriali venete delle organizzazioni sindacali.
Il Gruppo DMO spa è proprietario dei marchi L’Isola dei Tesori, Beauty Star, CAD Bellezza&Igiene e Determarket Profumerie con un totale di 365 punti vendita e 1771 dipendenti distribuiti nel Centro Nord e prevalentemente nel Nord Est (dati forniti dall’azienda nel corso dell’incontro).
DMO è una società a proprietà familiare, ormai giunta alla terza generazione, e prosegue la sua espansione anche attraverso l’acquisizione di punti vendita di altre aziende del settore; da ultimo, nei giorni scorsi ha acquisito 6 punti vendita del marchio Kami presenti nelle provincie di Torino e Cuneo.
La sede attualmente divisa tra Boara e Vescovana (PD), ma prossimamente destinata ad essere trasferita nel comune di Monselice, occupa complessivamente 112 dipendenti; mentre il settore della logistica è stato ceduto con procedura ex articolo 47 nel 2014.
Nel 2015 la società ha registrato un fatturato di 271 milioni di euro con un incremento rispetto al 2014 (fatturato 246 milioni) determinato principalmente dalle acquisizioni realizzate nel corso dell’anno, tra cui alcuni punti vendita di Essere Benessere in concordato.
L’utile è in positivo e prevalentemente reinvestito nelle attività.
I rappresentanti aziendali hanno illustrato la situazione relativa agli elementi contrattuali e di gestione del personale, in assenza di contrattazione integrativa e di relazioni sindacali stabili e consolidate, in un contesto di scarsa sindacalizzazione. Infatti, nel corso degli anni sono stati introdotti per via unilaterale trattamenti economici e normativi, seppur migliorativi rispetto al CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi, in modo non sistematico e senza una precisa visione di governo aziendale.
È stato, pertanto chiesto da parte aziendale di avviare un confronto in materia di contrattazione integrativa che consenta di dare organicità e coerenza agli istituti introdotti e che fanno prioritariamente riferimento a:
- chiusure;
- lavoro domenicale, straordinario e festivo;
- altri elementi variabili della retribuzione;
- premio di risultato;
- welfare aziendale;
- trasferte.
Le organizzazioni sindacali hanno dichiarato che tale elenco non può essere considerato esaustivo degli argomenti degni di discussione nell’ambito di una trattativa per la negoziazione di un CIA, integrando le materie proposte, seppure a solo titolo di esempio, con altre quali: indennità o servizio di mensa, bilateralità e relazioni sindacali.
La UILTuCS ha anche aggiunto che la discussione che sarà avviata potrà avere esito positivo solo in presenza di un equilibrio complessivo dell’impianto che si andrà, eventualmente, a definire e sul quale ad oggi non ci sono elementi di certezza.
Inoltre, risulta evidente che la discussione avrà maggior probabilità di successo, quanto maggiore sarà la disponibilità di parte aziendale ad offrire le condizioni necessarie allo sviluppo di un sistema di relazioni sindacali a livello territoriale ed anche nell’ambito dell’articolazione organizzativa aziendale stessa.
Le parti, in conclusione, hanno concordato di rinviare i necessari approfondimenti ad un prossimo incontro che è stato fissato per il giorno 5 settembre prossimo, sempre a Padova nello Studio Legale Spolverato Barillari, in via F. Rismondo 2/E, a partire dalle ore 14.30.