Gruppo Radenza, giudizio sospeso sulla cessione Coop Alleanza
Oggi, 22 settembre, si è svolto con il Gruppo Radenza, alla presenza di Coop Alleanza, l’incontro relativo alla cessione della rete di vendita della cooperativa in Sicilia.
Il Gruppo Radenza ha dichiarato di voler realizzare una “iniziativa strategica” per assicurare continuità e sviluppo all’iniziativa imprenditoriale.
Risultano programmati degli investimenti della capogruppo “Radenza Group” nel biennio 2022/2023 per 15 milioni di euro per ristrutturazione dell’esistente, 10 milioni per una nuova rete e ulteriori 5 milioni per sostenere i margini durante una importante campagna promozionale.
Si tratta di investimenti atti a consolidare il rapporto con il consumatore. Il Gruppo ha dichiarato conseguentemente di voler diventare azienda regionale e riequilibrare la presenza territoriale coprendo ulteriori quote di mercato a Palermo, Catania, Messina e Ragusa, anche con il sopporto di un nuovo polo logistico.
Relativamente all’acquisizione della rete Coop, il Gruppo ha informato che intende gestire direttamente, per il tramite di controllate, tutte le superfici di Coop Alleanza in cessione che manterranno marchio Coop.
Il marchio viene anche considerato motore di sviluppo. Il passaggio dei punti vendita (7 super e 5 iper) avverrà attraverso il loro conferimento ad una Newco.
Di seguito la stessa, di proprietà Coop, passerà in capo a Radenza Group. Sarà poi realizzata la cessione dei punti vendita (affitto di ramo d’azienda) a quattro distinte società con unico e stesso socio (Radenza).
Tale operazione consentirà di rilevare l’intera occupazione compresa quella relativa alla sede. Le operazioni societarie sono attese al 31 /12/2021.
UILTuCS ha dichiarato disponibilità a proseguire in sede territoriale l’approfondimento delle tematiche relative alla gestione del piano di ristrutturazione.
Tale merito sarà decisivo per una valutazione conclusiva e preliminare ad ogni azione delle parti. Tale confronto è finalizzato a chiarire con quali modalità e in quali tempi si darà avvio alla paventata ristrutturazione aziendale, come si potrà conseguire l’obbiettivo della salvaguardia dell’occupazione con il mantenimento dei livelli salariali.
Gli assetti organizzativi, gli strumenti di riqualificazione professionale e il tipo di ammortizzatore sociale che dovrà sostenere il piano, andranno valutati parimenti al modello di relazioni sindacali da definire e consolidare a livello di gruppo. Nella stessa sede andrà valutato l’eventuale piano di incentivazione all’esodo.
Sospeso il giudizio, le parti hanno convenuto di realizzare un confronto in sede regionale il giorno 1 ottobre per poi riaggiornare il confronto a livello nazionale il giorno 11 ottobre.