Ikea, CIA: continua il braccio di ferro con l’azienda
Si è svolto a Bologna, il 12 giugno 2015, l’incontro con l’azienda per la prosecuzione della discussione relativa al rinnovo del CIA, a seguito della disdetta unilaterale comunicata dall’azienda il 27 maggio 2015.
L’incontro si è aperto con una dichiarazione aziendale, incentrata sulla propria disponibilità a proseguire il negoziato, con l’obbiettivo di raggiungere un accordo che soddisfi gli obiettivi di profittabilità, equità e sostenibilità dichiarati da Ikea.
Le organizzazioni sindacali pur ribadendo la propria disponibilità alla prosecuzione della trattativa (disponibilità mai venuta meno e sempre ribadita fin dalla presentazione della piattaforma) hanno riconfermato la richiesta di ritiro della disdetta da parte dell’azienda.
La presenza di questo atto formale sul tavolo di trattativa non aiuta infatti a gestire una discussione indubbiamente delicata con la necessaria serenità.
È stato ricordato infatti che, fin della scadenza del CIA, nel 2013, si è sempre convenuto di gestire insieme le varie fasi, fino alla sottoscrizione degli accordi del luglio 2014: accordi che, pur sottoscritti durante il periodo di ultravigenza del Cia, ne hanno modificato alcuni punti, dimostrando che è stato possibile gestire in maniera condivisa un’esigenza aziendale, senza forzature unilaterali.
L’azienda, non disponibile alla revoca della disdetta, ha di per contro puntualizzato di non aver condiviso le informazioni veicolate dai sindacati e dai rappresentanti sindacali.
È seguita una lunga e vivace discussione, dove le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro autonomia e la necessità di relazioni sindacali improntate sulla fiducia e sul reciproco rispetto, quale condizione necessaria e preliminare a qualsiasi tipo di accordo.
Infine, onde poter disporre di un maggiore dettaglio sul merito delle questioni avanzate dall’azienda come prioritarie per il rinnovo del CIA, i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto maggiori delucidazioni, utili a comprendere l’entità dell’intervento che l’azienda ritiene utile al raggiungimento dei propri obiettivi.
Sintetizzando, l’azienda ha puntualizzato le proprie posizioni come segue:
A) Premio aziendale: la proposta di Ikea prevede lo spostamento della quota relativa al premio aziendale sulla cifra complessiva del premio di partecipazione, a carattere variabile e legata all’andamento dei parametri.
B) Premio di partecipazione: la proposta dell’azienda prevede di implementare, al posto dell’attuale meccanismo premiante, il sistema One Ikea Bonus Program, già utilizzato quale premio incentivante per i manager.
C) Prestazioni e Maggiorazioni lavoro festivo e domenicale: l’azienda vorrebbe gestire il presidio domenicale e festivo mediante un sistema ad oggi sperimentato in qualche negozio, che prevederebbe la possibilità per ciascun dipendente di “candidarsi” a prestare la propria attività in fasce orarie proposte dall’azienda conciliando maggiormente i tempi di vita con quelli di lavoro.
Tale sistema di fatto, eliminerebbe per l’Azienda la necessità di flessibilità degli orari gestiti oggi contrattualmente con il premio di partecipazione di tipo “B”.
Il proseguo del confronto permetterà ai sindacati di approndire questo delicato tema. In merito alle maggiorazioni l’azienda ha dichiarato che dovrebbero avere un andamento crescente in base al numero di domeniche in cui si effettua la prestazione. Non è stato però ancora illustrata con maggiore definizione la scaletta delle maggiorazioni e la forbice entro la quale l’Azienda ritiene di muoversi.
Le organizzazioni sindacali hanno per il momento espresso perplessità per quanto descritto al punto A), rilevando difficoltà non trascurabili nel trasformare un elemento fisso della retribuzione in quota variabile. In relazione invece al punto C) si è chiesto di conoscere in dettaglio la proposta aziendale, anche nei suoi aspetti quantitativi, essenziali per comprendere la reale portata dell’operazione che l’azienda intende proporre.
Rimane poi il tema della partecipazione e della condivisione delle scelte, tema che rischia di essere archiviato dalle modifiche al premio di partecipazione (punto B), che nella nuova formulazione non sembra prevedere un ruolo attivo delle rappresentanze dei lavoratori e risulta caratterizzato da una forte centralizzazione. Anche su questo tema il prossimo incontro dovrebbe essere chiarificatore.
Infine, si è ribadita l’importanza degli altri temi indicati dalla piattaforma rivendicativa, sui quali dovrà comunque soffermarsi la trattativa, poiché parte integrante e significativa di un eventuale nuovo CIA.
L’incontro si e quindi aggiornato al 25 giugno 2015, quando saranno illustrate dall’azienda le informazioni di dettaglio richieste.
Le Parti hanno poi concordato un calendario di incontri serrato, che vi indichiamo sotto:
– 25 giugno dalle ore 11, Centro Congressi Cavour a Roma
– 3 luglio dalle ore 11 a Bologna (luogo da definire)
– 9 luglio dalle ore 11 a Roma (luogo da definire)
– 22 luglio dalle ore 10,30 alle ore 15,30 a Bologna (luogo da definire)
– 29 luglio dalle ore 11 a Roma (luogo da definire)
Nel confermare lo stato di agitazione e le iniziative ad esso connesse, si svolgeranno assemblee informative nei luoghi di lavoro, e le iniziative che i sindacati e il coordinamento delegati riterranno opportune per tenere costantemente informati i lavoratori dell’andamento della trattativa.