Ikea, CIA: posizioni distanti
Si è svolto il 16 ottobre 2015 a Firenze il coordinamento unitario dei delegati IKEA, subito seguito da un incontro con l’azienda, per la prosecuzione della trattativa di rinnovo del CIA.
Il coordinamento dei delegati ha discusso l’esito delle assemblee svoltesi nei giorni precedenti, individuando come sintesi da sottoporre all’azienda una sostanziale disponibilità alla prosecuzione del negoziato, pur evidenziando una serie di criticità negative, riassumibili come segue:
– la percentuale di maggiorazione del lavoro festivo e delle domeniche natalizie non è ancora individuabile come sintesi condivisa;
– il tema dell’equità sulle maggiorazioni e sul premio aziendale, rappresenta un elemento importante sul quale declinare le voci economiche del nuovo CIA, sia per i nuovi assunti, sia per gli store ancora in itinere verso la maturazione dei trattamenti integrativi;
– per gli assunti prima del 2000 si chiede venga esplicitata nel CIA la volontarietà della prestazione domenicale. Questi elementi sono stati quindi illustrati all’azienda, insieme alla necessità di avere un quadro compiuto delle disponibilità anche sugli altri temi, inclusi quelli contenuti nella piattaforma delle organizzazioni sindacali.
Solo a fronte di un insieme chiaro e completo di materie infatti sarà possibile per i lavoratori esprimere un giudizio compiuto sullo stato conclusivo della trattativa. L’azienda, dopo una interruzione, ha rappresentato la propria posizione, completa di alcuni chiarimenti, riassumibile come segue:
A) sulle maggiorazioni domenicali, festive e delle ultime tre domeniche di dicembre riconferma la struttura illustrata in occasione dell’ultimo incontro, che ribadisce essere definitiva.
B) fermo restando il già previsto periodo di franchigia di quattro FY interi dalla data di apertura del negozio, i negozi attualmente esistenti che oggi applicano % di maggiorazione più basse “in itinere” saranno gestiti attraverso accordi a regia nazionale nei quali si stabilirà caso per caso la progressione lineare per portare a regime le maggiorazioni nell’arco di tre anni.
C) nuove aperture: si conferma il già previsto periodo di franchigia di 4 FY interi dalla data di apertura del negozio, e si rimanda ad accordi locali la definizione del periodo di maturazione delle maggiorazioni, ferma restando quale condizione preliminare la verifica annuale della realizzazione di un utile di esercizio.
D) nuovi assunti: si confermano le già previste franchigie di anzianità individuale per il raggiungimento delle maggiorazioni applicate nel negozio in cui sono in forza.
E) premio aziendale: viene confermato per chi ad oggi lo percepisce in busta paga, mentre non si intende riconoscerlo a chi, in forza, non lo ha ancora maturato e ai futuri nuovi assunti.
F) la volontarietà del lavoro domenicale per gli assunti ante 2000 viene confermata, pur all’interno della sperimentazione di TIME che avrà durata di 12 mesi, al termine dei quali le parti dovranno valutare l’esito della sperimentazione e quindi anche come gestire il tema della volontarietà.
Le organizzazioni sindacali, registrando anche dopo le delucidazioni sopra esposte, il permanere di evidenti distanze e criticità, hanno reiterato la richiesta di conoscere la posizione aziendale anche su altri temi oggetto della trattativa, ivi inclusi i capitoli della piattaforma rivendicativa.
È infatti chiaro che allo stato attuale non sussistono le condizioni per addivenire a una ipotesi di accordo, sulla base dei contenuti esposti sopra. L’azienda ha a questo punto posto la questione pregiudiziale dei tempi, dichiarando di non poter prolungare la trattativa oltre il 30 ottobre. Le parti hanno dunque aggiornato il confronto al 27 ottobre prossimo, a partire dalle ore 10,30 a Roma.
Foto: lavocedeltrentino.it