Ikea, referendum: sì al Contratto Aziendale
È stata una grande prova di partecipazione e responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori IKEA, che in pochi giorni si sono organizzati ed espressi tramite referendum sullo stato conclusivo della trattativa, che Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS avevano siglato nella notte del 28 ottobre 2015, subordinandone l’entrata in vigore al voto positivo dei lavoratori.Consenso che è arrivato, in maniera netta e univoca, raggiungendo il 73 % dei voti positivi. Buona anche l’affluenza alle urne, che ha riguardato quasi l’80% della popolazione aziendale, dimostrando ancora una volta il patrimonio di partecipazione dei lavoratori IKEA, nonostante il difficile percorso di trattativa, che dopo le mobilitazioni della scorsa estate ha consentito il recupero di un Contratto Integrativo Aziendale.
“Adesso l’obiettivo è ripristinare relazioni sindacali corrette e costruttive”, affermano unitariamente le Federazioni Confederali di Categoria, “relazioni che hanno rischiato la seria compromissione dopo un gesto forte e da noi mai accettato come la disdetta unilaterale del Contratto Aziendale da parte di IKEA”.
Ikea, la multinazionale svedese del mobile, ha aperto il primo negozio in Italia nel 1989 e da oltre 20 anni ha relazioni sindacali che hanno consolidato, nel tempo, un patrimonio di accordi integrativi che normano diritti e tutele dei lavoratori, stabilendo condizioni di miglioramento e gestendo anche fasi di difficoltà.
Per questo, da parte di una azienda che ha fatto dell’inclusione e della valorizzazione delle proprie persone una bandiera, la disdetta unilaterale degli accordi è apparsa come un gesto politico grave, che ha mobilitato tutti i lavoratori in una stagione di scioperi senza precedenti.
Il durissimo negoziato, che ha posto la delegazione trattante e le organizzazioni sindacali più volte di fronte a posizioni aziendali rigide, ha consegnato un risultato finale che ha segnato soluzioni difensive ma anche interessanti avanzamenti.
Un dato molto positivo è aver coinvolto anche quegli Store di più recente apertura: Catania, Pisa, S. Giovanni Teatino (Chieti). Anche in questi si è votato, con una buona affluenza e dimostrando interesse verso la partecipazione alla vita delle Organizzazioni Sindacali.
I sindacati ringraziano le delegate e i delegati, tutte le lavoratrici e i lavoratori IKEA, che hanno voluto dare un segnale di fiducia e di ripartenza: non sfugge la difficoltà che si cela anche dietro a un voto positivo e non si vuole derubricare il messaggio che ci giunge anche da chi non ha approvato il testo: per questo diventa essenziale adesso gestire il nuovo integrativo con la massima partecipazione e valorizzando ogni spazio di confronto e discussione che esso prevede.
In una fase in cui la grande distribuzione soffre ancora l’assenza di un contratto collettivo nazionale (in programma una nuova mobilitazione per il 19 dicembre prossimo), il recupero di tutti gli spazi di contrattazione è un obiettivo da difendere e valorizzare. I rappresentanti dei lavoratori auspicano inoltre che il nuovo contratto integrativo aziendale dia un contributo certo alle politiche di investimento ed alla crescita occupazionale del colosso svedese in Italia.
Guarda l’intervista del segretario nazionale UILTuCS Ivana Veronese.
Foto: roma.corriere.it