Infortuni, l’Inail paga in ritardo (solo) i rider
La UILTuCS invita l’istituto a fare il punto sulle comunicazioni arrivate dalle aziende: l’assicurazione non viene saldata da febbraio.
Forti ritardi, fino a tre mesi – e non accennano a diminuire – nei pagamenti delle diarie per infortunio di alcuni rider delle principali piattaforme del food delivery.
La segnalazione è arrivata alla Uiltucs, categoria della Uil che segue proprio il settore della Gig Economy, ed evidenzia una grave situazione dai caratteri all’apparenza discriminatori, poiché sta avvenendo soltanto verso una categoria di lavoratori.
Da quanto è stato riferito al sindacato da alcuni rider, simpatizzanti e iscritti, i pagamenti sarebbero in ritardo addirittura dall’entrata in vigore dell’assicurazione Inail a febbraio 2020.
La conferma di questo cortocircuito, che parrebbe di natura “tecnologica”, è arrivata proprio dagli uffici Inail, contattati dalla sede di Milano del sindacato nei giorni scorsi.
Stando a quanto si apprende, il disagio nascerebbe dal mancato aggiornamento del software usato dall’istituto per gestire le pratiche sugli incidenti: senza l’aggiornamento non sarebbe in grado di supportare le comunicazioni tra le piattaforme del food delivery e l’applicativo dell’Inail.
Tecnicismo, questo, che però si ripercuote sui rider, penalizzati dal mancato pagamento, anche alla luce degli ultimi incidenti avvenuti in diverse città italiane, in particolare su Milano e Roma.
A questo punto il sostegno derivante dalla copertura assicurativa dell’Inail diventa cruciale, così come lo è l’aggiornamento, per il quale chiediamo un tempestivo intervento.
“Non capiamo il motivo di questa lungaggine – commenta Mario Grasso della Uiltucs nazionale che segue proprio il settore della Gig Economy – e chiediamo formalmente all’Inail un riscontro, con la sollecitudine e la competenza che in altre occasioni hanno dimostrato di avere”.
“Anche gli stessi uffici Inail – conclude Grasso – devono essere messi in condizione di lavorare con la strumentazione adeguata per fornire un servizio efficiente per tutti i lavoratori, nessuno escluso. In questo caso, l’ingiustizia del ritardato pagamento riguarda soltanto i rider che, come tutti sanno, sono una categoria che lavora con scarse tutele e rischi elevatissimi”.