La Rinascente, problemi di accesso alla cassa in deroga
Lo scorso 14 luglio si è svolto, in modalità telematica, un incontro con la direzione di Rinascente. L’impresa ha illustrato alle organizzazioni sindacali la problematica determinatasi relativamente all’anticipo del trattamento di integrazione salariale (cassa in deroga) a beneficio del personale dipendente.
Nel verbale di accordo del 30 giugno scorso le parti, nel condividere l’accesso alle ulteriori 4 settimane di cassa in deroga previste dal decreto legge n. 34/2020, dopo le prime 5, avevano concordato che l’integrazione salariale, sia per le prime 5 che per le successive 4 settimane, fosse anticipata da parte dell’impresa alle lavoratrici e ai lavoratori.
Purtroppo, nonostante l’anticipo del trattamento di cassa sia contemplato dal decreto legge n.52/2020 e condiviso nel verbale di accordo sottoscritto tra Rinascente e Filcams, Fisascat e Uiltucs del 30/6/2020, l’Inps non ha ancora predisposto sul proprio sito il portale per l’immissione della domanda di cassa in deroga con anticipo da parte dell’impresa e successiva compensazione sui contributi dovuti, così di fatto ostacolando il beneficio previsto dall’intesa sottoscritta.
In virtù di ciò, per rimediare al problema amministrativo/procedurale conservando il contenuto dell’accordo del 30 giugno, Rinascente garantirà continuità reddituale erogando dei prestiti senza interessi, anche al personale che vi avesse già fatto ricorso in occasione delle prime 9 settimane di cassa usufruite ai sensi del decreto legge n.18/2020, secondo una scala graduale e decrescente, a partire dall’importo netto di 800 euro per i full time, 500 euro per i par-time 20 ore, 250 euro per i par-time 8-20 ore e 150 euro per i par-time 8 ore.
Inoltre il rientro dal prestito, per chi vi accedesse, è previsto nel corso del 2021.
Si sono inoltre evidenziati i gravi disagi subiti dalle lavoratrici e dai lavoratori per i periodi di cassa integrazione già usufruiti, a causa del prolungarsi dei tempi di attesa per l’erogazione delle integrazioni salariali (corrisposte, alla data dell’incontro, solo in Lombardia, limitatamente ai mesi di aprile e maggio).
All’azienda si è chiesto di monitorare e sollecitare l’Inps ai fini dell’autorizzazione ed erogazione dei trattamenti.
Per quanto concerne l’andamento delle vendite, l’azienda ha evidenziato una situazione di criticità, in particolare nelle piazze di Milano e Roma, dovuta alla scarsa presenza di stranieri e turisti, in conseguenza all’emergenza epidemiologica verificatasi sul piano nazionale ed internazionale.
Su questi aspetti e sull’andamento complessivo dell’impresa le parti si confronteranno nei prossimi mesi.