Marionnaud Profumerie: prosegue il confronto
Si è tenuto in data 5 giugno l’incontro richiesto con la società Marionnaud Profumerie in seguito ad alcune segnalazioni su comportamenti anomali da parte
dell’azienda e al fine di monitorare la situazione aziendale anche in merito alla prossima scadenza (28 luglio) del contratto di solidarietà in essere.
A seguito del perdura della crisi, la ristrutturazionenaziendale ha visto la chiusura di due punti vendita (San Benedetto e Monza) e l’apertura di 6 nuovi negozi (Parma, Alessandria, Genova, Bellinzago Novarese, Carmagnola, Peschiera Borromeo).
Le aperture sono state gestite prevalentemente con la ricollocazione da altri punti vendita e sulle chiusure si sono individuate soluzioni condivise con le OO.SS. territoriali.
Attualmente la rete conta 125 negozi e 598 dipendenti.
Le OO.SS. hanno quindi chiesto spiegazioni rispetto alle segnalazioni ricevute dai territori, in merito alla richiesta dell’azienda ad alcune lavoratrici di modificare al ribasso l’orario contrattuale.
L’azienda ha confermato tali azioni, descrivendo un progetto di riduzione del costo del lavoro di 15 pdv che prevede demansionamenti e riduzioni dell’orario individuale contrattuale.
Per quanto riguarda 5 pdv (Carrara, Cecina, GE Chiavari, Follonica e PT Pieve a Nievole) l’azienda ha già concluso il percorso di riduzione dei costi, lo ha avviato per altri 5 (AR Terranova Bracciolini, Arezzo, FI Borgo Sant’Angelo, AR San Sepolcro, PT Quarrata) e un altro gruppo di 5 pdv verrà interessato successivamente (Empoli Gramsci, Empoli via Roma, Firenze via Panche, FI Fucecchio, FI Lastra a Signa).
Approfondendo le modalità con cui sono state svolte le prime trasformazioni, si è appreso che l’azienda si è rivolta a sindacati altri non confederali per la sottoscrizione di conciliazioni individuali.
Le OO.SS. hanno contestato totalmente tale condotta, sollevando anche la questione della legittimità delle conciliazioni, sia in ordine alle modalità dei demansionamenti, sia rispetto al fatto che non è stato nemmeno verificato se i dipendenti avessero conferito mandato ad altre sigle rispetto a quelle che hanno assistito la conciliazione.
Inoltre, è stato chiesto di avere un quadro consuntivo dei 5 pdv su cui l’azienda è intervenuta, e chiesto che sugli altri 10 si prosegua in modo del tutto diverso, attivando il confronto territoriale.
L’azienda si è impegnata a confrontarsi sui dati relativi agli obiettivi di riduzione dei costi su tali pdv, precisando che, se raggiunti, gli stessi non sarebbero più interessati da un eventuale rinnovo della solidarietà. Verrà quindi attivato un tavolo di confronto regionale in Toscana, territorio interessato dai punti vendita in difficoltà. A tal fine, abbiamo fornito i riferimenti delle segreterie regionali.
E’ poi ripreso il confronto sulla solidarietà, che l’azienda vorrebbe prorogare fino a ottobre 2015, con un periodo di sospensione a Natale e uno in agosto, includendo un maggior numero di negozi (70 circa contro gli attuali 51).
Abbiamo chiesto di meglio chiarirci gli obiettivi sul medio termine e di darci informazioni in merito alle intenzioni dell’investitore cinese.
La delegazione aziendale conferma la volontà dell’investitore di mantenere la rete, senza però escludere in futuro un’eventuale chiusura di alcuni pdv non redditivi, anche se non vi è ancora un quadro definito in questo senso.
Su nostra richiesta, l’azienda riporta che i negozi con conto economico negativo sarebbero 30.
Infine le OO.SS. hanno fatto presente la mancata corresponsione alle lavoratrici dell’elemento economico di garanzia previsto dal CCNL vigente laddove non vi sia una contrattazione di secondo livello.
L’azienda afferma che sono esistite forme di salario variabile e di premi nel biennio per le quali ritiene di aver assolto la previsione contrattuale.
L’incontro per il prosieguo del confronto è fissato a Roma presso la sede della Fisascat Cisl alle ore 11 del 30 giugno prossimo.