Marriott, Cia: firmata ipotesi di accordo
Il 19 luglio è stata definita l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale Ciga – Starwood dopo due proroghe annuali, successive all’acquisizione del gruppo da parte di Marriott.
Il primo punto di assoluto valore dell’intesa raggiunta, consiste proprio nel fatto che l’importante insieme di diritti e tutele definiti in anni di contrattazione integrativa con Starwood è stato sottoscritto dalla nuova proprietà e avrà durata fino al 31 dicembre 2021.
Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno infatti respinto la richiesta aziendale di addivenire ad una ulteriore proroga di un anno del contratto stipulato con la vecchia proprietà il 4 dicembre 2012, ritenendo non più rimandabile la definizione di un quadro normativo e salariale certo e di più lunga durata, anche alla luce dei punti interrogativi che permangono rispetto al processo di integrazione, nel nostro paese, fra i diversi modelli organizzativi delle due catene alberghiere.
Tutti i contenuti del precedente accordo (relazioni sindacali, diritti individuali, mercato del lavoro, premio di risultato ed indennità economiche, welfare aziendale, disciplina dei permessi individuali e della fungibilità delle mansioni) sono stati riconfermati, così come l’impegno della azienda a non ricorrere all’appalto di servizio per tutta la vigenza del contratto.
Rientrano nella sfera di applicazione del nuovo CIA gli alberghi The Westin Palace e Sheraton Majestic di Milano, Danieli, Gritti Palace, The Westin Europa Regina di Venezia, The Westin Excelsior e The St Regis di Firenze, The St Regis Rome e The Westin Excelsior di Roma per un totale di circa 3000 addetti interessati.
È stato sottoscritto poi un ulteriore verbale di intesa che definisce gli argomenti di una successiva fase di negoziato che si terrà entro gennaio del 2019 e che riguarderà:
- l’identificazione delle modalità e delle tempistiche di ingresso dell’hotel Gallia di Milano nel perimetro del contratto integrativo aziendale;
- l’introduzione della scelta da parte dei lavoratori di trasformare il salario variabile in welfare;
- la riconsiderazione economica di quanto attualmente previsto in termini welfare aziendale;
- la definizione di un codice sulla prevenzione delle molestie nei luoghi di lavoro.
Il risultato negoziale finale è estremamente positivo sia sul piano politico che dei contenuti e consolida un sistema di relazioni sindacali che, anche in questa occasione, si è dimostrato valido e innovativo.
L’ipotesi di accordo verrà ora presentata e discussa nelle assemblee sindacali che dovranno essere effettuate entro il 30 settembre 2018.