Mediamarket: scontro su chiusura Fiumicino e Venezia
Il 25 marzo 2016 si è tenuto a Bologna l’incontro con Mediamarket. All’ordine del giorno era previsto un approfondimento delle possibilità di ricollocazione e degli strumenti necessari conseguenti alla chiusura di Saturn Fiumicino.
L’impresa ha inaspettatamente annunciato un altro punto vendita in chiusura per la fine di maggio, si tratta di Marcon a Venezia. Nel negozio sono occupati 19 lavoratrici e lavoratori che secondo l’impresa potrebbero essere ricollocati tutti nei punti vendita di Treviso, Padova e Mestre ad una distanza massima di circa 20km.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno fortemente contestato l’impresa per l’ennesima chiusura e per le modalità con cui si continuano ad annunciare le parti critiche della riorganizzazione aziendale.
Nello stesso incontro l’impresa ha dato alcuni aggiornamenti sulle nuove aperture: Palermo potrebbe essere anticipata a luglio mentre Verona in autunno, c’è la possibilità di una nuova apertura anche in Alto Adige ancora da definire.
La stessa informazione preventiva non viene data in caso di chiusure di negozio, il negozio di Marcon dovrebbe chiudere a fine maggio, questo significa che, se pur tutte le lavoratrici ed i lavoratori potrebbero trovare ricollocazione, il confronto sindacale e la gestione dei trasferimenti dovrebbe essere fatta in meno di due mesi.
Questo approccio irrompe nella vita delle persone che in pochi giorni si vedono cambiata la propria vita con evidenti peggioramenti. Non è plausibile che una lavoratrice, magari madre, si veda trasferita a decine di chilometri da un giorno all’altro.
Le organizzazioni sindacali hanno quindi manifestato la loro contrarietà all’impresa e chiesto di prevedere un incontro in cui l’azienda presenti in modo compiuto le prospettive future dell’intera rete vendita chiarendo se ci sono ulteriori criticità.
Il confronto preventivo dovrebbe servire innanzitutto ad avere un approccio rispettoso per chi lavora in Mediaworld ma anche e soprattutto a permettere che le soluzioni alle criticità occupazionali possano essere discusse con largo anticipo, eventualmente individuando gli strumenti e le soluzioni migliori.
Affrontando la chiusura di Fiumicino sono infatti emerse alcune difficoltà: l’intenzione delle parti di riaprire una procedura di mobilità che consenta anche ai lavoratori di Saturn Fiumicino di valutare la possibilità di aderire alla non opposizione al licenziamento tramite incentivo, opzione che secondo l’impresa potrebbe essere riaperta anche a quelle piazze che hanno ancora percentuali di solidarietà alta, potrebbe non essere applicabile in virtù dell’ultima riforma sugli ammortizzatori sociali che non prevede l’uso di strumenti conservativi come la solidarietà in caso di cessazioni di attività.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’impresa di fare immediatamente le verifiche tecniche e di avviare immediatamente i confronti territoriali sia a Roma che a Venezia per verificare le possibilità ed i criteri di ricollocazione.
Il confronto a livello nazionale è stato aggiornato al 26 aprile 2016.