Sciopero Unicoop Tirreno: una manifestazione riuscita
Dopo l’iniziativa di sabato scorso, è riuscito anche lo sciopero indetto il 26 marzo da Cgil Cisl e Uil a Terracina. I 5 negozi di Terracina, Formia Cisterna Frosinone e Fiuggi per il secondo sabato sono rimasti chiusi.
Un’ora di sciopero è stata indetta anche in tutta la catena dei restanti negozi Coop dove tutti hanno aderito massicciamente dicendo NO AL FRANCHISING!
Altro segnale chiaro di tutti i lavoratori a Unicoop Tirreno che intende procedere unilateralmente. Lo sciopero e il corteo del 26 marzo dovrebbe far riflettere la cooperativa e il consiglio di amministrazione. La manifestazione di Terracina, dove hanno partecipato anche i segretari nazionali di categoria, è la dimostrazione di un fallimento e di scelte sbagliate di Unicoop Tirreno nel Basso Lazio, dove da anni è assente e ha provocato un disastro che si riflette sui lavoratori.
La Uiltucs Latina sostiene che Unicoop Tirreno dopo queste manifestazioni debba ripensare alle sue scelte annunciate e poi sbagliate. I lavoratori e le relative famiglie hanno gridato il loro dissenso al destino dichiarato da Coop, hanno gridato l’incapacità gestionale e organizzativa di Unicoop Tirreno nel basso Lazio, i lavoratori le lavoratrici hanno GRIDATO!
“Non abbiamo colpa noi, abbiamo sempre espresso e dimostrato responsabilità ed accettato sacrifici in questi 30 anni di Coop – si legge nel comunicato -, non accettiamo la loro posizione di svenderci ai privati. Non è corretto dopo 30 anni di servizio dover pagare per i loro investimenti sbagliati. Vogliamo continuare a seguire il progetto Coop come i colleghi che hanno la fortuna di risiedere ad Aprilia. In altri territori dove esiste il nuovo progetto TUTTO FUNZIONA. Da noi nel basso Lazio sono loro di Unicoop Tirreno che hanno sbagliato e fallito in tutto, noi insieme alle nostre famiglie non abbiamo colpe”.
La manifestazione è riuscita, ringraziamo tutti i partecipanti, le forze dell’ordine per l’impegno e la disponibilità dimostrata. Un vero corteo a dimostrazione del disastro che UNICOOP TIRRENO sta consumando nel basso Lazio. Una vera e propria BEFFA che sta architettando ai SOCI CONSUMATORI i quali per anni insieme ai lavoratori hanno contribuito alla crescita di Unicoop Tirreno.
Le perdite non dipendono dai lavoratori e dai soci consumatori ma dipendono esclusivamente dalla incapacità del gruppo dirigente di Unicoop Tirreno. Il palco era stracolmo di slogan e messaggi chiari a Unicoop Tirreno.
Per la Uiltucs Latina anche i soci consumatori VERI hanno espresso solidarietà, le massaie, i cittadini tutti, tranne il comitato soci che partecipa a scelte per noi sbagliate! Oggi a Terracina, come da giorni, non vi è traccia di solidarietà e vicinanza da parte dei COORDINATORI SEZIONI SOCI, i quali verbalmente dichiarano di essere stati contattati da Unicoop Tirreno dicendo di TENERSI FUORI DA TALE SITUAZIONE.
Per la Uiltucs Latina una vera e propria truffa! La base dei soci non è a conoscenza di nulla e il gruppo dirigente si sta allontanando da coloro che rappresenta.
Questa è la vera realtà che ribadiamo da tempo, come Uiltucs Latina, insieme ai lavoratori. Lo scorso 15 marzo abbiamo FATTO SOSPENDERE E ANNULLARE L’ASSEMBLEA DEI SOCI AD APRILIA. I lavoratori hanno manifestato insieme a noi manifestarono raggiungendo l’annullamento della riunione. In quella circostanza si sarebbe votato il bilancio preventivo 2016 a consumatori che ERANO ALL’OSCURO DI TUTTO CIO’ CHE STAVA AVVENENDO!
Questa è la cruda realtà di Unicoop Tirreno: si eleggono rappresentanti sui territori per poi assumere decisioni senza consultare i VERI SOCI CLIENTI QUOTIDIANI. Per la Uiltucs Latina un vero e proprio meccanismo perverso e diverso rispetto alla distintività cooperativa e tutto ciò che si pubblicizza sui media.
Come Uiltucs Latina abbiamo gridato nello slogan “MA SOCI DI COSA!, ma quale Coop sei TU!”. Se tutto il meccanismo dei SOCI si riepiloga nel PROFITTO, PER NOI DELLA UILTUCS DEBBONO RIPENSARE ALLO SLOGAN!
Per la Uiltucs Latina il franchising annunciato da Coop nel Basso Lazio rimane un vero e proprio strumento per liberarsi di questi lavoratori e lavoratrici. Insieme a questi lavoratori dei 5 negozi continueremo a combattere e chiudere i negozi in SCIOPERO. Queste maestranze non meritano questo trattamento dopo 30 anni di lavoro.
Le sedi di Formia e Cisterna, come la Uiltucs Latina ha sempre denunciato, sono investimenti sbagliati e segnali di incapacità. Gli affitti a PESO D’ORO che vengono pagati in questi punti vendita non possono ricadere sui lavoratori di Formia e Cisterna.
(Comunicato stampa della UILTuCS di Latina)
Guarda la galleria fotografica dello sciopero Unicoop Tirreno a Terracina.
Guarda l’intervento del segretario nazionale UILTuCS Paolo Andreani durante lo sciopero Unicoop Tirreno a Terracina.