Mercatone, esito incontro al Mise
Il 19 gennaio si è tenuta la riunione al Ministero per lo Sviluppo Economico, che è stata resa ancor più rilevante alla luce delle notizie apparse sulla stampa poche ore prima.
La terna commissariale, in apertura, ha spiegato nel dettaglio quanto sta avvenendo.
L’indagine della Procura della Repubblica di Bologna, ha preso le mosse dalla relazione presentata dai commissari al momento del loro ingresso nell’azienda.
A seguito dell’indagine la Procura ha disposto il sequestro delle quote di proprietà della società CVE, essendo i soci indagati per bancarotta fraudolenta.
Detta società era stata costituita dagli stessi soci di Mercatone, ad essa erano stati venduti gli immobili di cui venivano pagati gli affitti.
L’Amministrazione Straordinaria ha cessato di pagare i canoni di locazione al momento del suo ingresso.
Il sequestro disposto dalla procura prevede il controllo, da parte della stessa, di CVE, e riguardando le quote di proprietà non inficia in alcun modo la prosecuzione dell’attività.
Il secondo bando di vendita sarà ufficializzato a giorni e sarà più flessibile rispetto al precedente.
Il primo, infatti, prevedeva esclusivamente la vendita dell’intero complesso aziendale ed un prezzo di vendita fisso.
Il nuovo prevedrà due opzioni: Vendita dell’intero complesso aziendale o, in alternativa, dei circa 60 punti vendita attivi.
Si prevede anche, in subordine, la possibilità di raccogliere offerte per i punti vendita che restassero fuori dal perimetro suddetto.
Il prezzo base sarà di 220 milioni di euro, circa 60 milioni di euro in meno del precedente. Il bando sarà aperto per 90 giorni.
Di conseguenza il mandato dei commissari, la cui proroga è scaduta il 13 gennaio, è stato prorogato fino al 13 gennaio 2018, ed è stata già presentata istanza per la proroga della Cigs per pari durata.
L’azienda si è impegnata a fare il possibile affinché il Ministero del Lavoro emani al più presto il decreto di spesa. La stessa proroga è stata chiesta anche per Tre Stelle.
Nel 2016 le vendite sono aumentate del 12%, pur restando al di sotto delle previsioni. Tuttavia si è ridotta la marginalità lorda, di conseguenza il conto economico si è chiuso in perdita.
Il gruppo dirigente ha elaborato il budget per il 2017 con la previsione di dimezzare la perdita, che dovrebbe passare anche da una riduzione dei costi, in particolare del costo del lavoro.
Su questo punto specifico è stato chiesto il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, nella logica delle costruttive relazioni sindacali tenute fino ad ora.
Da parte sindacale si è confermato disponibilità al dialogo ed al confronto, pur rimanendo nel perimetro degli strumenti già in atto (Cigs).
Si è poi discusso su alcuni problemi specifici, quali il contenzioso sorto sul punto vendita di Carini, la cui licenza è stata sospesa dal comune, ed il mancato pagamento della Cigs ad alcuni ex AIP.
Sul primo punto la terna commissariale ha confermato tutto l’interesse e la volontà di risolvere il problema con il comune interessato, così come ha confermato l’impegno a risolvere le problematiche relative al pagamento della Cigs che dovessero sorgere in alcuni territori.
La riunione si è quindi conclusa rinviando ad una prossima convocazione da parte del MiSE, successiva alla pubblicazione del bando.
Si è confermato l’incontro sindacale programmato per il 02 febbraio, alle 11.00, alla Casa del lavoro di Bologna, Via Marconi 67.