Starhotels: incontro informativo sull’azienda
In data 19 gennaio 2017 i sindacati hanno incontrato Starhotels per effettuare la riunione annuale sull’esercizio del diritto di informazione contrattualmente previsto.
Pur non essendo in possesso di dati consolidati, la direzione aziendale ha comunicato che il 2016 è stato un anno complesso che ha visto la catena non raggiungere i budget che si era prefissata.
Tale mancato raggiungimento è stato in parte mitigato da una incisiva azione di contenimento dei costi.
Le piazze che hanno ottenuto i risultati migliori sono risultate essere quelle “periferiche”: Bologna, Torino, Genova, mentre quelle più a vocazione turistica come Roma e Venezia, hanno registrato performance negative.
Starhotels resta comunque economicamente solida e intenzionata a proseguire una decisa azione di sviluppo, non escludendo per il futuro nuove aperture e acquisizioni.
A novembre 2016 il fatturato complessivo si attestava a 130 milioni di euro contro un obbiettivo di 135 milioni; il tasso medio di occupazione camere al 74% contro il 76%, mentre il ricavo per camera era in media di 100 euro contro un obbiettivo di 102 euro.
Il perimetro aziendale è costituito da 29 alberghi (3 all’estero) di cui 4 (Hotel Helvetia e Bristol Firenze, Grand Hotel Continental Siena, Hotel d’Inghilterra Roma, Hotel Villa Michelangelo Vicenza) sono stati nella seconda metà del 2016, acquisiti dalla catena TCL Spa.
Tale operazione, che ha visto giocare un ruolo importante alle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali coinvolte, ha permesso di potenziare il segmento “5 stelle” dell’impresa e di salvare in toto i livelli occupazionali all’atto del passaggio.
Gran parte delle criticità derivanti dalla suddetta acquisizione, dall’affitto del ramo di ristorazione a Lilium srl, e dai processi di outsourcing dei servizi ai piani ad essa collegati, paiono aver trovato adeguate soluzioni in ambito territoriale.
Risulta ancora fortemente problematico il posizionamento commerciale della struttura vicentina che attualmente è chiusa (con conseguente ricorso alla cassa integrazione in deroga per i 12 addetti) e che pare risentire di una forte variabilità stagionale della domanda.
Starhotels ha annunciato di aver avviato un processo di riclassificazione organizzativa degli alberghi che verranno suddivisi in tre categorie: Classic, Deluxe e Collezione.
Tale riorganizzazione potrà prevedere un incremento delle assunzioni soprattutto negli alberghi rivolti ad un target elevato di clientela, nonché un corposo investimento formativo per le attuali risorse.
L’occupazione rimane stabile: al 31 dicembre 2016 gli addetti erano 771 di cui 71 part time e 114 a tempo determinato.
Per ottenere un quadro più completo ed esaustivo i sindacati hanno richiesto che venga fornito il numero degli addetti che operano in regime di outsourcing e di conoscere tutte le aziende fornitrici.
Infine è stato affrontato il tema del contratto integrativo aziendale sottoscritto nel 2011 e attualmente in regime di ultravigenza.
Nel manifestare la volontà sindacale di non procrastinarne ulteriormente il rinnovo, è stato proposto a Starhotels di partire dall’esistente e di aprire un confronto che porti a introdurre capitoli innovativi, anche tenuto conto di quanto previsto dalle recenti normative in materia di produttività e welfare aziendale.
L’azienda si è resa disponibile a condividere questo metodo di lavoro chiarendo però di non poter produrre aumenti sensibili del costo complessivo del lavoro.
Il prossimo incontro è stato calendarizzato per il 19 Aprile 2017 a Roma allo Starhotel Metropole, con inizio alle ore 11.00.
Foto: hotelhelvetiabristol.com