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Commercio
Home›Commercio›Mercatone Uno: la situazione dei punti vendita

Mercatone Uno: la situazione dei punti vendita

Di master
17 Luglio 2015
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Il 15 luglio 2015 si è svolto al Ministero dello Sviluppo Economico in Roma l’incontro tecnico con i commissari straordinari ed i consulenti di Mercatone Uno.

All’ordine del giorno erano la riapertura dei punti vendita in sospensione e il riassortimento dei punti vendita in attività.

Il MiSE ha riassunto per grandi linee il lavoro fatto sinora dall’equipe che collabora con i tre commissari straordinari portando l’attenzione sulla effettiva gestione dell’azienda avvenuta in quest’ultimo periodo che ha visto l’allontanamento di ben 7 figure del vecchio CDA.

Il bando per l’acquisizione del patrimonio aziendale ha destato molto interesse, pur nella difficoltà incontrata dai commissari straordinari ad acquisire tutte le informazioni sulle aziende satelliti di Mercatone uno, per poterle ricondurre all’interno dell’amministrazione straordinaria e garantire alla totalità dei lavoratori la cassa integrazione straordinaria.

Si è provveduto anche ad effettuare tutti gli interventi utili a dare una prospettiva finanziaria futura all’azienda con interessamento anche sul piano industriale e legale.

L’azienda delinea il perimetro di questa società in un totale di 60 punti vendita di cui 50 sono tuttora attivi e 10 saranno riattivati nei prossimi mesi a partire dall’autunno. Ad oggi, i quattro punti che saranno sicuramente riaperti sono:

– Roma, che è un emblema sia a livello economico – commerciale – politico;
– Taverneria, in provincia di Como;
– Pondia, in provincia di Novara;
– Carrè, in provincia di Vicenza.

Gli altri 6 punti vendita da riaprire devono essere ancora identificati definitivamente in base ad una molteplicità di parametri tra cui i dati dell’afflusso della clientela e i dati vendite.

Per quanto riguarda la riapertura dei punti vendita attualmente in sospensione, da una verifica effettuata, è emerso che per rendere questi negozi appetibili alla clientela ci vorranno ben 12 settimane di lavoro per il riassortimento totale delle scaffalature e del reparto mobili.

Altri punti importanti per la società sono: riportare un equilibrio economico, fondamentale per le vendite, e soprattutto riorganizzare il rapporto con fornitori – banche e consumatori che negli ultimi mesi si è molto deteriorato con ricadute importantissime sul mancato afflusso della clientela.

Per quanto riguarda le manifestazioni d’interesse, ce ne sono in totale 53 di cui:

– 10 riguardano il perimetro di 60 negozi formato dai 50 attuali in attività con l’aggiunta dei 4 che riaprono dall’autunno e gli altri 6 da definire;
– 43 riguardano frazioni di negozi che potrebbero essere venduti o con pacchetti di punta vendita oppure anche singole realtà.

Tutte queste OPA devono essere valutate attentamente al fine di salvaguardare la totalità della forza occupazionale.

Pertanto avere una società in equilibrio totale porterebbe anche ad un confronto più ampio con i futuri acquirenti avendo la possibilità di valorizzare molto il patrimonio aziendale realizzando un alto profitto.

Uno degli equilibri da trovare e su cui si sta intervenendo velocemente è quello con i fornitori, poiché una società della Grande Distribuzione Organizzata deve avere una fornitura costante delle merci, in modo da permettere la vendita degli stessi e pagare le forniture con i flussi creatisi.

Per i 18 punti vendita che rimarrebbero esclusi dal perimetro fissato a 60, succitati, la metà di questi fanno parte delle manifestazioni d’interesse, del bando scaduto il 30 giugno 2015, mentre gli altri si potrebbero vendere singolarmente.

L’Avv. Stefano Coen, commissario straordinario di Mercatone Uno, ha mostrato alle organizzazioni sindacali l’istanza presentata al tribunale di Bologna per recuperare anche le società messe in auto fallimento e gli asset già dismessi in precedenza.

Inoltre sono stati bloccati gli sfratti delle strutture, che presentano morosità nei confronti dei proprietari degli immobili.

Alla richiesta di sindacati di chiarimenti in merito a:

– decreto di pagamento CIGS dei punti vendita dismessi nel 2013
– restrizione dei tempi per il regolare pagamento della CIGS dal 7 aprile 2015
– moduli insinuazione al passivo
– modelli SR41 per pagamento CIGS mese di marzo 2015
– associati in partecipazione
– scadenza mandato commissari straordinari

l’azienda ha risposto:

– il decreto per il pagamento della CIGS per i punti vendita di Valli di Chioggia – Mogliano Veneto e Badia Polesine è stato firmato ieri in serata e a giorni saranno inviati i moduli SR40/41 alle sedi Inps di competenza;

– per la CIGS con pagamento diretto da parte dell’Inps dal 7 di aprile 2015 in poi, si prevede la firma del decreto entro agosto e con possibile inizio di pagamento subito dopo;

– moduli insinuazione al passivo la società ha chiesto la proroga al giudice di Bologna, previsto nuovo termine di scadenza il 15 dicembre 2015 e questo permetterebbe l’invio corretto dei moduli stessi;

– per gli associati in partecipazione si prevede uno slittamento dei termini di adesione, per l’acquisizione da parte aziendale della effettiva mappatura dei singoli associati, i quali sarebbero realmente presi in considerazione per un riassorbimento

– i commissari fanno sapere che sarebbe al vaglio anche l’opportunità, nel caso fosse necessario, di una richiesta di proroga del loro mandato, il quale scadrebbe il 4 ottobre 2015.

Il prossimo incontro al MISE è previsto per il mese di settembre/ottobre.

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Tagsmercatone unopunti vendita
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