Mercatone Uno, si valuta una proposta di acquisizione del gruppo
Il 15 marzo 2018, al Ministero dello Sviluppo Economico, i commissari straordinari del Gruppo Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria, hanno incontrato le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil, Uiltucs e i rappresentanti degli enti locali territorialmente coinvolti.
In occasione del confronto tenuto, i commissari straordinari hanno formalmente comunicato di essere pervenuti, nell’ambito della trattativa privata, ad una proposta di individuazione dell’aggiudicatario (o degli aggiudicatari), che sarà sottoposta al Comitato di sorveglianza per il necessario parere ai fini della prevista approvazione del MiSE.
Secondo gli stessi Cs, che, naturalmente, hanno osservato uno stretto riserbo rispetto alle caratteristiche – qualitative e quantitative – del punto di caduta della trattativa privata, la soluzione individuata consentirebbe sia la continuità aziendale che una significativa salvaguardia della rete commerciale e dei livelli occupazionali ivi esistenti.
Il MiSE ha proposto alle parti di aggiornarsi sugli elementi contenutistici della proposta di cessione per la metà del mese di aprile prossimo, in quanto per quel periodo l’iter autorizzatorio (di verifica da parte del Comitato di vigilanza e di vera e propria autorizzazione da parte del MiSE) dovrebbe concludersi e, quindi, i dettagli ora non chiariti potranno essere resi noti.
Nonostante lo stretto riserbo dei Cs, si è appreso che la soluzione oggetto della proposta di acquisizione, a differenza di altre pervenute che non avrebbero previsto nel perimetro neanche un negozio ubicato nelle regioni meridionali, sarebbe improntata a una maggiore omogeneità geografica della rete.
A valle di questa fase, e una volta formalizzata l’autorizzazione alla cessione, naturalmente, si procederà alle comunicazioni di rito (ex art. 47 della legge 428/90).
Infine, i Cs hanno rappresentato ai sindacati di categoria la necessità di dotarsi di un piano straordinario di attività che consenta ai negozi di poter operare nel periodo nel quale si svolgerà l’iter summenzionato, al fine di preservare la continuità gestionale in tale delicatissimo passaggio, che potrebbe in definitiva tradursi in un innalzamento del ricorso alla Cigs.
Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs auspicano una celere definizione dell’epilogo della procedura amministrativa nel rispetto dell’obiettivo – peraltro dichiarato sempre anche dai Cs e dagli enti locali – della maggior salvaguardia possibile dei livelli occupazionali.