Metro Italia: confronto su contratto di espansione, premio 2023 e mensa
Il giorno 27 ottobre 2023 si è svolto l’incontro con Metro Italia. Di seguito i temi trattati.
Contratto di Espansione
L’incontro si è aperto con una verifica dello stato del contratto di espansione, l’impresa ha condiviso le informazioni sullo stato delle candidature per la prossima finestra del 30 novembre 2023.
Le organizzazioni sindacali, preso atto dello stato di avanzamento del Contratto di espansione, hanno richiesto all’impresa di avviare i confronti territoriali per verificare uscite, assunzioni ed incrementi orari.
In questo ambito è stato ribadito che debbano essere date risposte agli innumerevoli part time che hanno fatto richiesta di incremento orario e che non hanno ricevuto riscontro.
A tal fine le segreterie nazionali hanno richiesto i dati complessivi della prima fase del Contratto di Espansione chiuso nel 2022 relativamente al numero di uscite, richieste di part time, incrementi orari e assunzioni per singolo punto vendita.
L’impresa ha dichiarato che non appena l’Inps fornirà tutte le certificazioni e il quadro sarà chiuso, verranno avviati i confronti di punti vendita per fornire il dettaglio delle uscite e verrà avviato il confronto per assunzioni e incrementi orari.
L’impresa ha dichiarato che, per tramite e-mail aziendale, tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che hanno avuto risposta positiva dall’Inps sono stati informati.
Sempre nell’ambito del contratto di espansione ci è stato fornito l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del piano formativo.
Tutte le 2500 persone interessate dal piano formativo sono state coinvolte in moduli formativi ma il percorso ancora non si è concluso, devono essere ancora somministrate il 40% circa delle ore di formazione entro aprile 2023.
Premio 2023
In mancanza dell’applicazione del premio di risultato del Cia per l’anno fiscale 1° ottobre 2022/30 settembre 2023, le organizzazioni sindacali hanno richiesto, come avvenuto lo scorso anno, l’erogazione di un’una tantum unica, uguale per tutti i punti vendita con la possibilità di destinare volontariamente questa quota, in tutto o in parte, in benefit defiscalizzati.
L’azienda ha inizialmente proposto di applicare i parametri del Cia. Dal negoziato che ne è scaturito l’impresa ha accolto la proposta di dare una cifra unica e le parti hanno condiviso una cifra pari 650 euro (nel 2022 la cifra pattuita era 500 euro).
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto inoltre di integrare questa somma con ulteriori buoni spesa.
Mensa
Preso atto delle criticità emerse nel rapporto con l’azienda che gestisce il servizio mensa e del pasto sostitutivo con prodotti “Columbus”, le organizzazioni hanno raccolto elementi di criticità tra le lavoratrici e i lavoratori sia in merito alla qualità, che alla fruizione, che al costo di tale servizio che devono essere risolte.
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre richiesto di estendere il servizio mensa a tutta la rete vendita.
L’impresa ha dichiarato che c’è la volontà di affrontare nel dettaglio la questione e si è riservata di fare alcune valutazioni.
In attesa dei dati e delle risposte che l’impresa si è impegnata a fornire, è stato richiesto di proseguire il confronto sulla situazione degli organici che si sono ulteriormente ridotti e sulla presenza delle attività diurne affidate a terzi in alcuni punti vendita.