NH Italia, mobilità: mancato accordo tra le parti
Il 20 maggio 2016 si è tenuta a Roma, al Ministero del Lavoro, la riunione per la chiusura della fase amministrativa della procedura di mobilità attivata da NH Italia in data 8 marzo e riguardante 98 dipendenti.
Dopo l’illustrazione da parte dell’azienda delle ragioni alla base dell’avvio della procedura, è stato evidenziato come nel corso della procedura, grazie agli interventi adottati dalle parti e al piano di incentivi offerti da parte di NH, sia stato possibile ridurre l’impatto sociale della mobilità.
Il confronto realizzato a livello territoriale a Palermo ha consentito inoltre alle parti di individuare per il futuro una possibile soluzione condivisa per la stagionalizzazione della struttura alberghiera.
A fronte però del permanere, secondo l’azienda, di una situazione di esuberi, le organizzazioni sindacali hanno chiesto la verifica della possibilità di utilizzare la cassa in deroga, il ricorso ad altri strumenti non traumatici per l’occupazione (ricollocazioni, modifiche dell’orario di lavoro…) e la chiusura della mobilità con il criterio esclusivo della non opposizione al licenziamento.
Il Ministero ha dichiarato non possibile il ricorso alla cassa in deroga per le strutture in chiusura. NH Italia ha confermato le proprie posizioni, tra cui la non disponibilità al criterio esclusivo della non opposizione per la chiusura della procedura.
A fronte di tutto ciò il Ministero del Lavoro ha preso atto della impossibilità delle parti di addivenire ad una soluzione condivisa e ha redatto il verbale di mancato accordo che chiude la mobilità.