Nuova Planetario: confronto sulla mobilità
Lo scorso 22 luglio 2013 si è svolto a Roma il primo incontro con la Direzione della Nuova Planetario Viaggi S.p.A. in riferimento alla procedura di mobilità avviata dall’azienda per un esubero dichiarato di 44 persone. Durante il confronto, Nuova Planetario ha dichiarato l’intenzione di voler definitivamente risolvere il rapporto di lavoro per il personale addetto alle filiali chiuse tra settembre 2012 e gennaio 2013; il personale impiegato in queste filiali era stato nel frattempo collocato in CIGS a zero ore per cessazione parziale di attività a seguito di apposito accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro il 31 agosto 2012. In virtù di questo accordo, la parte rimanente delle lavoratrici e dei lavoratori della Nuova Planetario era stata collocata in CIGS per crisi aziendale con continuazione di attività, per 12 mesi e riduzione massima del 60% dell’orario di lavoro. L’azienda ha confermato dunque, anche alla luce del perdurare della crisi economica che si riflette negativamente sui propri volumi di attività e sulla propria redditività, la irreversibilità delle decisioni già assunte in merito alle filiali chiuse; allo stesso tempo ha manifestato il permanere di criticità anche per il personale impiegato presso le filiali ancora aperte, e quindi la necessità di operare ancora una riduzione dei volumi di lavoro, ricorrendo agli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà), con altra e distinta procedura. Le OO.SS. hanno contestato la divisione dei lavoratori in due distinti bacini, chiedendo invece che si faccia ancora il possibile, anche nell’attivazione degli ammortizzatori sociali, per salvaguardare l’occupazione, verificando nel complesso tutte le possibilità di ricollocazione, anche per le persone impiegate presso le filiali chiuse.
A fronte dell’atteggiamento di chiusura mostrato verso le richieste sindacali, è stato chiesto all’azienda di aggiornare l’incontro, al fine di meglio valutare le proposte formulate: si è concordato, quindi, di proseguire il confronto il 30 luglio 2013 alle ore 14.30. Solo questa sede si dovrà discutere eventualmente, anche di incentivi all”esodo volontario: in attesa dell”incontro, il personale può rifiutarsi di discutere e rispondere individualmente su questa materia, senza l’opportuna assistenza.