Ovs, lavoratori senza reddito da due mesi: vogliono tornare a lavorare in sicurezza
Si è svolto oggi, 14 maggio, l’incontro con Ovs. Le parti hanno costituito il Comitato aziendale per la prevenzione e il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Sono state anche condivise le prime linee guida relative alle procedure per mettere in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori dell’impresa.
L’impresa ha comunicato di aver ricevuto l’autorizzazione ministeriale di accesso della cassa integrazione in deroga e che, in attesa della concessione di prestiti chiesti al sistema bancario a seguito dei provvedimenti governativi e poi valutare una possibile anticipazione della cassa in deroga è ad oggi nella sola condizione di poter procedere all’erogazione del saldo dell’una tantum di cui al Ccnl. Ciò nel prossimo mese di maggio.
L’una tantum sarà saldata nella misura dell’80% di 389 euro riferiti al rapporto di lavoro full-time essendo stato erogato nella misura del 20%.
Nell’incontro si è discusso anche della gestione della cassa integrazione guadagni in deroga. Le parti hanno ribadito che il criterio della rotazione dovrà essere rispettato.
Gli organici base delle aperture effettuate risultano formati dal direttore, dal caporeparto e dal magazziniere.
Tuttavia risulta ad oggi palese l’utilizzo dei soli tempi pieni anche in ragione dell’orario di apertura dei negozi e questa tematica è stata affrontata al fine di superare le palesi iniquità. Su richiesta esplicita della UILTuCS le parti hanno deciso di demandare a livello territoriale e di punto vendita la gestione dell’emergenza organizzativa della riapertura anche praticando nuovi concordati orari di lavoro.
Ciò anche in ragione delle diverse disposizioni regionali in materia di orari di apertura, con l’obiettivo di assicurare una equa ripartizione delle ore lavorate.
Scarica il verbale di accordo sul comitato aziendale anti-Covid19.