Ovs, nuova modello organizzativo: le richieste sindacali
Il 3 aprile 2023, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS hanno incontrato Ovs Spa per proseguire il confronto su un eventuale superamento del Moa (Modello Organizzativo Aziendale), sia pure in via sperimentale e in circa 40 negozi.
Le organizzazioni sindacali, sulla scorta delle valutazioni effettuate dal Coordinamento unitario tenuto nella stessa giornata in preparazione dell’incontro di cui qui si rassegna l’esito, hanno richiesto alla direzione aziendale di approfondire le questioni ancora non risolte e che dovrebbero costituire oggetto di condivisione per introdurre il modello Nol (Nuova Organizzazione del lavoro).
In particolare, parte sindacale ha chiesto di chiarire:
- se il confronto in sede di singolo punto vendita per introdurre il Nol sia attivabile, sentiti i lavoratori, esclusivamente da RSA/RSU e organizzazioni sindacali territoriali o se l’azienda ritenga che, sulla scelta dei punti vendita nei quali sperimentare la nuova organizzazione, la stessa voglia decidere unilateralmente;
- chi saranno gli interlocutori di parte aziendale che interagiranno con i rappresentanti sindacali ai fini dell’eventuale passaggio dal Moa al Nol nei negozi;
- come si definirà la turnistica per i dipendenti full time e di quanto sarà lo stacco temporale fra i due semi turni giornalieri da garantire a questi ultimi.
Inoltre, i sindacati hanno anche esplicitato che le lavoratrici ed i lavoratori part-time che non dovessero accettare l’incremento orario legato alla Nuova Organizzazione del Lavoro non debbano subire trasferimenti ingiustificati e conseguenti alla presunta incompatibilità delle loro condizioni contrattuali individuali con gli orari di lavoro derivanti dalla trasmigrazione al Nol.
Al fine di esemplificare le ricadute operative che la nuova organizzazione potrebbe introdurre nei punti vendita è stato citato da parte aziendale il caso dell’Upim di Milano-Frattini, dove il Nol viene già applicato in via sperimentale, che può essere così riassunto: con una squadra di vendita di 10 persone (di cui 6 full time e 4 part-time), 6 lavoratori a tempo pieno fanno, alternativamente, i seguenti turni: dalle ore 9:00 alle ore 13:00 (4 ore) e dalle ore 13:30 alle ore 16:00 (2,30 ore), con stacco fra i due semi turni di 30 minuti; dalle ore 13:00 alle ore 15:30 (2,30 ore) e dalle ore 16:00 alle ore 20:00 (4 ore), con stacco fra i due semi turni di 30 minuti.
I part-time, che sono 4, fanno o dalle 9:00 alle 13:00 (4 ore) o dalle 16:00 alle 20:00 (4 ore) per ogni prestazione giornaliera.
I rappresentanti aziendali, pur precisando che l’esempio ha unicamente una funzione dimostrativa e non rappresenta un caso generalizzabile, in quanto sarà solo il confronto in ciascun negozio a configurare la struttura degli schemi orari da applicarsi, hanno fatto rilevare che, in situazioni analoghe a quelle di Milano-Frattini, attualmente si trovano ben 400 negozi della rete del Gruppo Ovs SpA; esempio, probabilmente, a sé stante ma statisticamente rappresentativo, indubbiamente.
Parte aziendale ha altresì precisato che i negozi che osservano una chiusura alla clientela nella parte centrale della giornata non saranno interessati dal Nol.
A conclusione dell’incontro si è deciso che il Gruppo Ovs SpA elaborerà una bozza di testo, naturalmente tenendo conto delle sollecitazioni dei sindacati, e che queste ultime ne discuteranno in un’apposita riunione di Coordinamento unitario che si terrà, in videoconferenza, dalle ore 16 di giovedì 13 aprile prossimo.