Ovvio Italia: necessari approfondimenti
Il giorno 3 aprile scorso si è svolto a Roma l’incontro concordato tra l’azienda e le segreterie nazionali di UILTuCS, Filcams e Fisascat, con la presenza delle rappresentanze territoriali e aziendali nell’ambito della fase sindacale della procedura di mobilità avviata dall’azienda ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 231/91 in data 7 marzo.
La società, che svolge attività di vendita di complementi per la casa e di mobili, anche per ufficio, nel settore della grande distribuzione con punti vendita a Vicenza (Torri di Quartisolo), Pordenone (Roveredo in Piano) e Roma, che ha già fatto ricorso alla CIGS e al contratto di solidarietà negli anni 2012 e 2013, ha dichiarato un esubero di oltre il 50% dell’organico per i pdv di Vicenza (35 dipendenti attualmente in organico) e Pordenone (32 dipendenti attualmente in organico).
In apertura dell’incontro l’azienda ha consegnato alle OO.SS. ampia documentazione, che vi trasmettiamo in allegato, a sostegno delle reiterate dichiarazioni circa le difficoltà economico-finanziarie della Ovvio Italia spa, difficoltà che portano a tutt’oggi ad un costante ritardo nel pagamento delle retribuzioni dei lavoratori, i quali sono ancora in attesa della 13ma mensilità e delle retribuzioni di gennaio e febbraio; peraltro, l’erogazione da parte aziendale della retribuzione di marzo in mora del pagamento delle precedenti è stato denunciato dalle OO.SS. come una anomalia da sanare a breve termine.
Le OO.SS. nel contestare la scelta aziendale di ricorrere ai massicci licenziamenti annunciati, hanno inteso anche denunciare la carenza di strategie adeguate a superare la crisi aziendale che è dovuta certamente ad elementi di carattere generale (la diffusa crisi dei consumi che attanaglia tutto il settore del commercio), ma anche acuita da una evidente incapacità del management di affrontare in maniera sistematica il complesso di variabili in gioco, dalle difficoltà ad emergere nello specifico mercato di riferimento con adeguate campagne promozionali, ad una più efficiente gestione finanziaria, dalla incapacità di superare la crisi di liquidità alla inadeguata gestione delle scorte e degli ordinativi verso i fornitori che spesso determinano scarso assortimento ed offerta di prodotti nei pdv. Tale dinamica è confermata anche nell’approccio alla crisi di liquidità che grava sulla società e che determina i già citati ritardi nei pagamenti delle retribuzioni, per i quali, abbiamo denunciato una strategia di cortissimo respiro che mira sostanzialmente a verificare mese per mese la possibilità di assolvere all’obbligo nei confronti dei lavoratori, senza, peraltro, tentare di individuare soluzioni strutturali di accesso al credito per sanare in via conclusiva il problema.
UILTuCS, Filcams e Fisascat hanno comunque dichiarato responsabilmente la propria disponibilità ad individuare soluzioni alla dichiarazione di esubero centrate, però, su ipotesi conservative, quale l’accesso alla CIGS per i lavoratori delle due sedi.
Allo scopo di consentire i necessari approfondimenti ad entrambe le parti, il confronto è stato aggiornato al giorno 18 aprile prossimo a partire dalle ore 10.30 presso la sede CGIL di Mestre in Via Ca’ Marcello, 10.