Pam Panorama, scatta lo stato di agitazione
Da criticità irrisolte a serie patologie, che non possono in alcun modo essere ulteriormente ignorate. E ancora meno rimosse da parte datoriale che adesso deve comprendere, anche attraverso la proclamazione dello stato di agitazione, l’urgenza di aprire un serio dialogo.
Partendo da questo assunto, dopo l’incontro dello scorso 7 luglio, le organizzazioni sindacali hanno scritto a Pam Panorama una lunga lettera manifestando la propria preoccupazione rispetto alla prospettiva di medio termine dell’azienda. Non solo.
Le patologie che pesano su Pam Panorama Spa (crescenti disfunzioni operative nei negozi, mancanza di una visione strategica, ricorso spinto ad ammortizzatori sociali ormai prossimi alla scadenza in alcuni contesti territoriali, eccetera), non a dire delle organizzazioni sindacali appaiono “riconducibili, in estrema sintesi, alla determinazione del Gruppo di allocare su altre componenti societarie le iniziative di sviluppo, quantomeno quelle più significative” .
“Nell’ambito – si legge nel testo – dei punti vendita ad insegna Pam Panorama e Pam Local, di contro, le lavoratrici ed i lavoratori sono sottoposti a forme molto spinte di stress, peraltro amplificate nelle fasi più cruenti e difficili della pandemia da Covid-19, in conseguenza di una gestione unilaterale ed irrazionale dell’organizzazione del lavoro”.
È improcrastinabile quindi “avviare un confronto serrato per ridare serenità ai dipendenti di codesta Società sia sulle prospettive future dell’azienda che su talune dinamiche gestionali (a partire dall’organizzazione del lavoro)” . Per questo ii sindacati chiedono all’azienda di voler riconvocare a breve un incontro per affrontare le questioni direttamente legate alle condizioni ed all’organizzazione del lavoro nei punti vendita, nonché ai programmi futuri che Pam intende porre in essere per invertire il trend declinante delle insegne.
“Continuare – prosegue il testo – ad attestarvi su posizioni di preconcetta chiusura di fronte alle legittime preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori vostri dipendenti o ritenere che non sia dovuta loro la benché minima informazione rispetto a ciò che ne sarà della loro azienda è una scelta sbagliata, così come è insensato il mostrarvi indifferenti al sacrificio loro imposto da un’organizzazione del lavoro dispotica e finanche incapace di rimettere l’azienda su una traiettoria di crescita”.
L’urgenza di un confronto è scandita ancor più dalla proclamazione dello stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Pam Panorama Spa per l’intero territorio nazionale.
“Nonostante il lacerante atto di disdetta della contrattazione integrativa aziendale perpetrato più di dieci anni fa, gli indicatori gestionali (non consolidati) concernenti l’andamento gestionale di Pam Panorama Spa, compresi quelli relativi all’esercizio 2019 ed al primo semestre dell’anno in corso, fanno emergere una dinamica involutiva assai preoccupante”, continua la missiva.
“La scellerata strategia volta a fare carta straccia della contrattazione aziendale non ha pagato – incalzano le sigle – di non era, evidentemente, quello del lavoro il costo da ridurre”.
“Da parte vostra – di puntualizzano ancora – riprendere un serio confronto, che si concentri sui contenuti sopra richiamati ed anche sulle ragioni ritenute ostative da codesta Società al rinnovo della contrattazione integrativa aziendale è una scelta obbligata – concludono – per valorizzare il prezioso patrimonio rappresentato dalle lavoratrici e dai lavoratori vostri dipendenti”.