Per la UILTuCS era un “contratto bidone”. Per il giudice anche illegittimo!
Correva il giorno 24 gennaio 2013, allorquando il segretario generale UILTuCS dichiarava a nome della nostra organizzazione la contrarietà a sottoscrivere il rinnovo del Ccnl Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari che in quelle ore veniva concordato dalle altre organizzazioni sindacali e dalla maggioranza delle associazioni datoriali: lo definimmo “bidone” perché l’insieme delle condizioni economiche e normative determinavano un forte peggioramento per i lavoratori del settore.
Tanto tempo è passato, ma le conseguenze di quell’intesa hanno pesato notevolmente sulla condizione lavorativa e tuttora sono presenti, vista l’indisponibilità delle controparti a definire un nuovo Ccnl che recuperi la dignità normativa e salariale.
Oggi, anche il Tribunale di Torino riconosce questa valutazione. La sentenza giudica la retribuzione del personale non decretato “decisamente inadeguata rispetto al principio di proporzionalità e di sufficienza sancito dall’articolo 36 Costituzione”.
Il pronunciamento compie una approfondita disamina, partendo dalla comparazione con altri Ccnl applicati fino a quel momento per questa attività e giunge alla conclusione di ingiustificato e notevole divario salariale, aggravato dall’assenza di significativi elementi normativi “compensativi” di tale differenza. Inoltre afferma che “non è certo possibile giustificare un sacrificio di proporzionalità e sufficienza della retribuzione concreto e pesante come quello imposto al ricorrente con il generico tentativo di tutelare un numero imprecisato di altri lavoratori rispetto agli effetti negativi della contingente applicazione nei loro confronti da parte dei rispettivi datori di lavoro di contratti inadeguati”: di fatto, condanna la motivazione “politica” che le associazioni datoriali e le Organizzazioni Sindacali firmatarie hanno fornito nel corso delle loro testimonianze.
E’ evidente che questa sentenza, unitamente ad altre intervenute nel caso del regolamento adottato da una nota Cooperativa facente capo al principale Gruppo del settore, rappresenta un tassello fondamentale nella battaglia condotta dalla UILTuCS per ricostruire un assetto contrattuale dignitoso per i lavoratori e le lavoratrici della Vigilanza e della Sicurezza Privata.
La UILTuCS assegna al negoziato per il nuovo Ccnl la priorità, al contempo promuove ogni azione vertenziale volta alla tutela dei diritti delle persone.
Dopo l’importante mobilitazione di agosto, siamo in attesa di capire come intendono agire le associazioni datoriali per la trattativa. Forse questa sentenza può risvegliare i “dormienti”…