Pessime notizie dall’incontro al Mise: Qui Group senza futuro
Possibile un parziale salvataggio di alcune controllate di Qui Group, Qui Buono, Welfare Company, Qfs e Mudy. Ma, dopo incontro al Mise di oggi pomeriggio, la strada sembra soltanto una: Qui Group non ha futuro.
È emerso questo quadro al confronto al Mise di oggi, quando i rappresentanti dell’impresa non si sono presentati. Così, spiega anche Paolo Andreani segretario nazionale Uiltucs, presente al confronto, “appare ormai inevitabile a seguito della impossibilità di determinare l’esercizio provvisorio la cessazione dei rapporti di lavoro in essere alla società” .
Presente, tra le aziende del Gruppo, unicamente un rappresentante di Qui Buono nella persona del dottor Cusin. Qui Buono è una società controllata al 95% da Qui Group ed opera a Milano; questa va verso l’affitto e quindi la successiva cessione del ramo d’azienda. A rilevare l’attività e i dipendenti, sarà una società di nuova costituzione che dovrebbe poter disporre delle attività attinente alla recente aggiudicazione di una importante gara d’appalto bandita da Consip per buoni pasto per complessivi 60milioni di euro. L’occupazione, pari a 10 unità, sarà quindi in ipotesi salvaguardata e implementata attingendo dai lavoratori Qui Group per altre 10 unità circa, coinvolte nella procedura di licenziamento in corso.
Nell’incontro è emersa, inoltre, la possibilità di Welfare Company di collocare una parte delle attività e dei dipendenti a terzi, interessati all’affitto del ramo d’azienda. Non vengono indicate tuttavia certezze.
“Ciò che resta del Gruppo – aggiunge Andreani – è ben poco. Una vertenza che lascia spazio solo a polemiche. Scelte imprenditoriali sbagliate e gare al massimo ribasso hanno prodotto e produrranno disoccupazione”.