Pittarello-sindacati, rapporti a singhiozzo
L’incontro con Pittarello del 13 aprile 2023 ha avuto esiti contraddittori: da una parte si è evidenziata da parte dell’azienda una volontà di continuare il confronto sindacale a livello nazionale sia sui diritti di informazione che su forme di premialità (i cui contorni però non sono ancora chiari), dall’altra non possiamo non prendere atto che a ogni confronto nazionale viene fatta seguire una comunicazione di Pittarello, i cui destinatari non sono le organizzazioni sindacali, ma le lavoratrici e i lavoratori cui si chiede una specie di pronuncia referendaria -addirittura a scrutinio segreto- sulle politiche produttive dell’azienda e sulla questione delle percentuali di maggiorazione del lavoro domenicale e festivo (160%), inserite nel contratto individuale e poi “tagliate” in maniera unilaterale nel 2020.
Oltre a questo abbiamo registrato anche un diverso metodo di approccio di Pittarello rispetto alle realtà territoriali: mentre in Sardegna è stato tale da consentire un confronto sereno, nelle altre realtà territoriali il rapporto è stato improntato al non dialogo con le organizzazioni sindacali e ad inaccettabili pressioni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori (nelle ultime lettere di Pittarello si possono leggere velate minacce nei confronti di quei negozi che non “votino” a favore delle posizioni dell’azienda).
In previsione del prossimo incontro con l’azienda, che ricordiamo è stato fissato per il prossimo 23 maggio alle ore 15, riteniamo necessario convocare un coordinamento nazionale Pittarello della Uiltucs, per valutare l’attuale situazione sui territori e per decidere il conseguente atteggiamento dell’organizzazione in merito ai problemi oggetti del confronto (maggiorazioni, relazioni sindacali, premialità ecc.).
Il coordinamento nazionale Uiltucs è convocato quindi per giovedì 11 maggio alle ore 11 e si svolgerà per via telematica.